L’Unione Europea torna all’attacco contro la Cina. In una nota del portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, infatti, si legge che l’Europa sollecita nuovamente il Paese al rispetto «dei suoi obblighi internazionali sui diritti umani e al rilascio immediato e incondizionato di Zhang Zhan». Nel documento Bruxelles fa leva sulle condizioni di salute della giornalista, definito in «rapido deterioramento», e intima alla Cina di prendere le misure del caso per curarla e per farle vedere familiari e avvocati. L’attacco dell’Ue arriva dopo quello dell’Onu di un paio di giorni fa. Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha chiesto alla Cina il rilascio della donna, esprimendo la propria preoccupazione sulle sue condizioni di salute.
Chi è Zhang Zhan e perché è in carcere
Zhang Zhan è una blogger che dal maggio 2020, un anno e mezzo fa, è detenuta in Cina. La donna è stata condannata a quattro anni di reclusione per avere denunciato sui social media la gestione della pandemia da Covid da parte di Pechino. La 38enne giornalista cinese, ex avvocato, nel febbraio 2020 si è recata a Wuhan per raccogliere notizie riguardo alla diffusione del virus. Lì ha iniziato a postare messaggi sui social in cui denunciava gli arresti di altri colleghi giornalisti e presunte pressioni esercitate dalle autorità sui pazienti e sulle famiglia di chi veniva contagiato dal Covid. L’accusa, secondo il governo cinese, è di avere diffuso «informazioni false inviate tramite testo e video attraverso piattaforme come WeChat, Twitter e YouTube”. Dopo l’arresto nel mese di maggio, a dicembre 2020 è arrivata la condanna a quattro anni.
L’appello di Amnesty International per la liberazione di Zhang Zhan
Soltanto un paio di settimane fa, Amnesty International aveva lanciato un appello a livello globale proprio sulle condizioni di salute della blogger. «Se non viene rilasciata per ricevere le cure rischia di morire», si legge nella nota dell’organizzazione internazionale. La donna ha perso in carcere oltre 20 kg a causa dello sciopero della fame che sta portando avanti. Già l’anno scorso pare che le autorità cinesi abbiano dovuto provvedere ad alimentazione forzata. Amnesty ha lanciato anche una petizione un paio di giorni fa, per chiedere la scarcerazione della giornalista.
Zhang risked everything to report on #Covid-19 when it first appeared in Wuhan. She is now in prison in China because of her reporting. Take action now and demand her freedom: https://t.co/4d4m6mvo9u 📢 #W4R21✍️ pic.twitter.com/DGjk8hzR6x
— Amnesty International (@amnesty) November 21, 2021