Youtube ha vietato ai minori di 18 anni il video in cui il polemista di estrema destra francese, Éric Zemmour, annuncia la sua candidatura all’Eliseo per il 2022. Come ha spiegato la piattaforma americana che appartiene a Google, la restrizione – in vigore dal primo dicembre – è stata attivata a causa immagini ritenute violente contenute nel filmato. «Le normative di YouTube generalmente vietano i contenuti offensivi o violenti. Nel caso in cui un video contenga materiale non adatto a tutti gli utenti, ci assicuriamo di applicare un limite di età per proteggerli», ha spiegato a BFMTV un portavoce dell’azienda. A seguito di questa decisione per poter accedere a questo video su YouTube ora bisogna dichiarare e provare di essere maggiorenni.
Il video di Zemmour ha problemi anche per i diritti d’autore
YouTube ha deciso però di non ritirare, almeno «nell’immediato», il video rispetto ai problemi legati ai diritti d’autore. Il filmato aveva fatto scatenato una polemica per l’uso deliberato di più spezzoni di documentari, film e altri immagini. Una decina di media e società di produzione, tra cui Le Parisien – quotidiano che realizza anche dei filmati – e il distributore cinematografico Gaumont, avevano infatti fatto un esposto per violazione dei diritti d’autore dopo la pubblicazione del video di Zemmour, chiedendo a Youtube di ritirarlo. La piattaforma ha riferito a France Presse di «non avere la possibilità sulla base del diritto europeo di ritirare nell’immediato questo video per violazione dei diritti d’autore».
La corsa di Zemmour per l’Eliseo
Zemmour che ha sciolto la riserva sulla sua candidatura solo qualche giorno fa, ora dovrà presentare un programma anche se tra libri, dichiarazioni e articoli, le sue idee sono ormai arcinote. Non solo ai cittadini e potenziali elettori, ma anche ai tribunali francesi davanti ai quali è finito più volte con l’accusa di istigazione all’odio razziale. Difficilmente l’outsider, secondo i sondaggi al 14 per cento, riuscirà a superare Marine Le Pen, a cui però rosicchierà qualche voto. Sicuramente, come ha ammesso la stessa leader di Rassemblement National, il suo estremismo – che piace al padre Jean-Marie, a qualche gollista e a Marion Marechal, nipote di Marine – sta contribuendo a farla apparire moderata e solida, ma il sospetto è che l’operazione Zemmour, partorita dall’ex presidente Nicolas Sarkozy, alla fine non farà che favorire Emmanuel Macron, amico di Vincent Bolloré editore di CNews, l’emittente che l’arruffapopoli di estrema destra usa da tempo come pulpito.