Dopo aver incontrato Joe Biden, Volodymyr Zelensky ha pronunciato un discorso davanti al Congresso degli Stati Uniti. Un intervento durato venticinque minuti in cui il leader ucraino ha ringraziato l’America per gli aiuti forniti nei primi mesi di guerra e l’ha invitata a continuare a sostenerlo per velocizzare la vittoria del suo paese contro la Russia.
Il discorso di Zelensky al Congresso USA
«Voglio ringraziare gli americani e dire che il vostro denaro non è beneficenza. È un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia, che gestiamo nel modo più responsabile», ha esordito Zelensky. Una frase pronunciata forse per convincere la parte più recalcitrante dei repubblicani, che da gennaio controlleranno la Camera, a non tagliare i fondi allo stato aggredito. E ancora: «Questa battaglia non può essere congelata o rinviata. Non può essere ignorata, sperando che l’oceano o qualcos’altro ci garantisca protezione». In ballo c’è un altro pacchetto di aiuti da 45 miliardi, che porterebbe il totale a 100.

Il leader ucraino ha poi sottolineato i valori condivisi tra Stati Uniti e Ucraina: «Le nostre nazioni sono alleate in questa battaglia. E il prossimo anno diventerà un punto di svolta, il punto in cui il coraggio ucraino e la determinazione americana dovranno garantire il futuro della nostra comune libertà, quella del popolo che difende i propri valori».
Gli auguri di un «buon anno vittorioso»
Quindi un appello ai sentimenti, in cui ha citato la seconda guerra mondiale e l’offensiva delle Ardenne per spiegare la resilienza del suo popolo e ringraziare gli americani: «La vittoria dell’Ucraina sarà anche la vittoria dell’America». La Russia, ha continuato, sta usando ogni mezzo contro le città ucraine come Bakhmut, dove Zelensky si è recato nelle scorse ore trovando solo pochi civili (l’anno scorso era abitata da 70 mila persone). Ma l’Ucraina «mantiene le sue linee e non si arrenderà mai». Il Donbass, per esempio, «è passato di mano più volte in aspri combattimenti ma è ancora in piedi».

Infine uno sguardo al Natale: «In Ucraina lo celebreremo anche a lume di candela, e non per romanticismo. Non abbiamo l’elettricità e molti non hanno l’acqua. Ma non ci lamentiamo». Il presidente ha concluso facendo gli auguri ai presenti (sia di buon Natale che di un «buon anno vittorioso») prima di regalare loro una bandiera ucraina che sbandierava a Bakhmut firmata dai soldati di Kiev.