Tradizionalmente, la Russia il 9 maggio celebra la Giornata della Vittoria in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. Una data indicata come cruciale anche nel conflitto in Ucraina: inizialmente è girata voce che Vladimir Putin avesse assicurato la vittoria alle truppe entro questo giorno, indicato poi come possibile data della dichiarazione ufficiale di guerra al Paese attaccato il 24 febbraio. E si è anche parlato di una possibile parata (sulla falsariga di quella organizzata annualmente sulla Piazza Rossa di Mosca) nella città occupata di Mariupol. Ebbene, a Zagarolo, vicino Roma, il PCI Monti Prenestini-Casilina-Nettunense vorrebbe celebrare domenica 8 maggio la “Festa della Vittoria”, annunciata con una locandina che mette in evidenza la “Z” (di Zagarolo, appunto), simbolo dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Festa della Vittoria, il programma della giornata
La Z in bella evidenza ha striature nere e arancioni: richiama il nastro di san Giorgio, la più alta onorificenza militare all’epoca degli zar, ripresa al termine della Seconda guerra mondiale per la medaglia per la vittoria sulla Germania. Il Partito Comunista Monti Tiburtini Casilina vorrebbe celebrare, con un giorno di anticipo, la liberazione dell’Europa dal nazifascismo, arrivata nel 1945 anche grazie al contributo dell’esercito sovietico. La giornata prevederebbe, alle 10:30, l’omaggio ai caduti partigiani sovietici presso il sacrario del cimitero di Palestrina. Poi a partire dalle 12:30 un dibattito e il pranzo, nella sede del partito comunista locale, a Zagarolo.
Festa della Vittoria, il botta e risposta tra la sindaca e la sezione locale del PCI
Il condizionale è d’obbligo, perché dopo essere venuta a conoscenza della locandina, la sindaca di Zagarolo Emanuela Panzironi aveva detto all’Ansa: «Mi dissocio fermamente dalla scelta che è stata fatta. Inaccettabile vedere la Z del nome del mio Comune utilizzata con riferimento all’invasione russa». La prima cittadina di Zagarolo aveva poi aggiunto che gli stessi organizzatori stavano riflettendo se annullare l’evento e che lei stessa si stava riservando comunque di agire. E così ha fatto: il Comune ha infatti detto no all’evento, in quanto «sul territorio si terranno contemporaneamente altri eventi culturali e di promozione turistica» e questo «genererebbe un problema di ordine pubblico». Motivazioni «di lana caprina» secondo la sezione “ A. Bernardini “ Monti Prenestini-Casilina-Nettunense, che su Facebook ha annunciato di non voler fare nessun passo indietro, confermando anzi celebrazione della Festa della Vittoria per domenica 8 Maggio.