Dopo tanti giorni di ricerche il corpo della giovane Yana Malayko, ammazzata dal fidanzato, è stato ritrovato. Il cadavere si trovava sotto una catasta di legna, in una zona di campagna. Forse il corpo è stato portato in quel luogo proprio dal fidanzato che ora è in carcere.

Il ritrovamento del corpo di Yana Malayko
Il corpo di Yana Malayko, la 23enne ucraina scomparsa il 20 gennaio a Castiglione delle Stiviere nel Mantovano, era nascosto tra i rovi in un campo al confine tra le province di Mantova e di Brescia, ammassato dietro a un vivaio: dopo giorni di ricerche da parte degli ispettori, il cadavere è stato ritrovato oggi pomeriggio sotto una catasta di legna, verso le 15:15, dai carabinieri, che stavano setacciando l’area insieme ad alcuni volontari reclutati dai familiari sui social tramite un videomessaggio
In quest’ultimo veniva detto: «Vorrei chiedere a tutti un aiuto per trovare mia figlia, che probabilmente è morta Era arrivata in Italia per avere una vita più bella. Vorrei fare una richiesta al suo fidanzato: ti prego, dimmi dov’è il corpo». Sul luogo era presente il procuratore di Mantova Manuela Fasolato. La zona del ritrovamento era una delle aree calde in cui le squadre di ricerca hanno analizzate nelle ultime settimane, tra Castiglione e Lonato.

Il fidanzato si trova già in carcere
Il fidanzato continua a rimanere in silenzio, ma secondo gli inquirenti è lui il principale indiziato ad aver commesso l’omicidio di Yana Malayko. L’ex fidanzato Dumitru Stratan, 34enne moldavo dal 21 gennaio è stato arrestato e portato nel carcere a Mantova con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
Nei ripetuti interrogatori programmati dalla Procura, l’uomo è stato sempre impassibile e si avvalso della facoltà di non rispondere, non dando alcun aiuto agli ispettori. Stratan e Yana Malayko avevano terminato la loro relazione perché la ragazza era esasperata dai continui litigi.