Il mega yacht di Medvedchuk all’asta: il ricavato andrà agli ucraini
Per la prima volta un bene di un oligarca sotto sanzioni viene ceduto alle autorità ucraine. Sequestrato in Croazia, ha un valore di 200 milioni.
Un superyacht da 200 milioni di dollari di proprietà dell’oligarca ucraino Viktor Medvedchuk, amico di Vladimir Putin, sarà messo all’asta da Kyiv dopo il sequestro avvenuto in Croazia. Come ha reso noto il governo di Kyiv, un tribunale croato ha stabilito che lo yacht Royal Romance di 92,5 metri di Medvedchuk dovrà essere trasferito all’Agenzia ucraina per il recupero e la gestione dei beni, per «preservare il valore economico vendendolo all’asta». Medvedchuk è stato arrestato in Ucraina ad aprile e poi consegnato alla Russia a settembre, in uno scambio di prigionieri.

Chi è Viktor Medvedchuk, oligarca vicinissimo a Vladimir Putin
Deputato e leader dell’opposizione filorussa “Piattaforma di opposizione per la vita”, nonché imprenditore attivo in molti campi, tra cui energia e media, dopo essere stato accusato di alto tradimento per avere sostenuto le forze separatiste nel Donbass, Medvedchuk è stato posto agli arresti domiciliari a maggio del 2021. Durante i primi giorni dell’invasione russa è evaso dai domiciliari, finendo poi per essere catturato ad aprile, con indosso un’uniforme mimetica ucraina. Proprio Medvedchuk era stato inserito dall’intelligence di Kyiv tra i possibili candidati alla guida di un governo fantoccio, se Mosca fosse riuscita a conquistare l’Ucraina.

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Si tratta del primo bene di un oligarca sotto sanzioni a essere ceduto all’Ucraina
È la prima volta che un bene di un oligarca sotto sanzioni viene ceduto alle autorità ucraine. A settembre un altro megayacht sequestrato a un oligarca russo sottoposto a sanzioni, Dmitry Pumpyansky, è stato venduto all’asta a un anonimo acquirente per la cifra di 37,5 milioni di dollari. Ma era un caso diverso: i proventi non sono finiti nelle casse dell’amministrazione ucraina, ma sono andati alla banca d’affari statunitense JP Morgan, che vantava un credito nei confronti di Pumpyansky.