Il gigante dell’elettronica cinese Xiaomi ha deciso di investire sul mercato dell’auto elettrica, mettendosi in diretta concorrenza con Tesla e la galassia di competitor che, soprattutto in Cina si danno battaglia a colpi di investimenti nel settore.
Nasce Xiaomi Auto
Il secondo produttore al mondo di smartphone progetterà veicoli elettrici tramite Xiaomi Auto (Xiaomi EV) la neonata azienda creata con un capitale finanziario iniziale di 10 miliardi di dollari e risorse umane pari a 500 ingegneri altamente specializzati che starebbero già lavorando ai primi prodotti.
L’obiettivo sarebbe quello di quello di «offrire veicoli elettrici intelligenti di qualità per permettere a tutti nel mondo di godere di una vita intelligente sempre e ovunque». La data di commercializzazione dei nuovi veicoli non è nota, ma su questa operazione Xiaomi punta molto.
La strategia imprenditoriale
La politica messa in pratica dall’azienda cinese parrebbe essere quella di assorbire altre aziende per far convergere forze e risorse al fine di creare un prodotto competitivo sul mercato. Ad agosto, ad esempio, il gruppo Evergrande, uno dei colossi d’impresa più indebitati della Cina, ha annunciato colloqui con Xiaomi sulla sua filiale Evergrande Auto. Fondata nel 2019 con l’ambizione di rivoluzionare l’elettrico, Evergrande Auto non commercializza ancora alcun veicolo per il momento e ha subito 4,9 miliardi di yuan (640 milioni di euro) di perdite nella prima metà dell’anno. Xiaomi, poi, ha acquistato il gruppo Deepmotion, una startup di guida autonoma, sborsando circa 77,5 milioni di dollari.
La corsa dell’oro cinese
La corsa alle auto elettriche in Cina è, però, una gara piuttosto affollata. Ci sono già centinaia di aziende che si contendono una quota del mercato al momento ancora piuttosto ridotta. La più grande casa automobilistica cinese Geely sta, ad esempio, lanciando un marchio di auto elettriche premium che spera possa scavalcare Tesla. La società proprietaria di Volvo e Lotus ha annunciato a marzo la nascita di un suo marchio Zeekr per soddisfare la domanda cinese di veicoli elettrici (EV). Xiaomi entra, comunque, nel ramo con numeri competitivi: i guadagni del secondo trimestre della scorsa settimana hanno battuto le stime degli analisti, con ricavi e profitti netti in aumento rispettivamente del 64 e dell’87,4 per cento.