A quasi un anno dalla prima volta, Whoopi Goldberg ci ricasca e scivola sull’Olocausto. Nel febbraio scorso aveva dichiarato che non era legato alla razza ma si trattava di una «cosa tra bianchi». Adesso, 11 mesi più tardi, ha ripetuto lo stesso concetto in un’intervista al Sunday Times, presentando il nuovo film, Till. Si tratta di una pellicola incentrata sul razzismo, che la vede nel ruolo di Mamie Till-Bradley, madre di Emmett, ragazzo di 14 anni ucciso per il colore della sua pelle. Ciò nonostante, per Goldberg l’uccisione di milioni di ebrei da parte dei nazisti non ha a che fare con la razza. Dopo la sospensione di 15 giorni dello scorso febbraio, adesso rischia di perdere la conduzione di The View con la Abc che starebbe pensando a fermarla definitivamente.

Goldberg: «Non potevi individuare gli ebrei per strada»
L’intervista risale alla scorsa settimana e Whoopi Goldberg ha tentato di spiegare ciò che intendeva a fine gennaio scorso: «Ricordiamoci chi venne ucciso all’inizio. Non furono omicidi razziali, ma per motivi fisici. Uccidevano persone considerate con problemi mentali». Il giornalista ha risposto che i nazisti li identificavano prendendo le misure di cranio e naso e allora lei ha replicato che «lo facevano anche con i neri ma questo non cambia il fatto che tu non eri in grado di riconoscere un ebreo per strada, non potevi individuarli. Intendevo questo, quando ne parlai». In studio, all’epoca, aveva dichiarato: «Diciamo la verità l’Olocausto non è legato alla razza. Non lo è. Riguarda la disumanità dell’uomo verso l’uomo. Questi sono due gruppi di gente bianca».
Le scuse: «Sempre dalla parte del popolo ebraico»
Su Whoopi Goldberg si è poi abbattuta una pioggia di critiche soprattutto dai social e le scuse non sono bastate. «Non è stata mai mia intenzione apparire quella che voleva rilanciare un commento risultato offensivo, specialmente dopo aver parlato con rabbini e vecchi e nuovi amici», ha dichiarato. «Credo che l’Olocausto sia stata una cosa basata sulla razza, e sono di nuovo molto dispiaciuta, così come ero sconvolta allora, di aver ferito e fatto infuriare la gente. Rinnovo le mie sincere scuse, specialmente a tutti coloro che possono aver pensato che volessi ribadire il concetto. In tempi in cui c’è un antisemitismo crescente voglio essere molto chiara e ribadire che io sono e sempre starò dalla parte del popolo ebraico». Ma in tanti chiedono che venga licenziata e l’appuntamento per capire se la Abc sceglierà questa via sarà il prossimo 3 gennaio, con la nuova puntata dello show.
