West Nile, in Veneto morto un anziano colpito dal virus

Redazione
16/07/2022

La Febbre del Nilo occidentale si diffonde tramite la puntura delle zanzare comuni. Il virus è endemico in diverse aree del bacino padano.

West Nile, in Veneto morto un anziano colpito dal virus

Un anziano di 83 anni è morto a Piove di Sacco (provincia di Padova), per una grave forma di encefalite dovuta alla Febbre del Nilo occidentale, virus a cui era risultato positivo. Non è stato precisato dalle autorità sanitarie se si tratti o meno del paziente già segnalato nei giorni scorsi dall’Istituto Superiore di Sanità come primo caso di positività in Italia al virus “West Nile” che, apparso nel 2008 nel nostro Paese, ha avuto il picco nel 2018 per poi tornare a circolare in modo ridotto.

West Nile, come avviene il contagio

Il virus West Nile è endemico, ovvero presente in maniera stabile, in Veneto e in altre aree della Pianura padana. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare: non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con gli infetti, ma l’uomo può contrarlo tramite la puntura dell’insetto. Sono stati inoltre segnalati casi di infezione dovuti a trapianti di organi, trasfusioni di sangue e trasmissione madre-feto in gravidanza. Il virus non colpisce solo l’uomo, ma anche altri mammiferi, soprattutto equini, cani, gatti e conigli.

West Nile, in Veneto morto un anziano colpito dal virus, che è endemico in diverse aree del bacino padano.
Non c’è vaccino per il West Nile, virus endemico nel bacino padano (Jon Cherry/Getty Images)

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West Nile, incubazione e sintomi

La maggior parte delle persone infettate non manifesta alcun sintomo. Il periodo di incubazione varia dai 2 ai 14 giorni dalla puntura, ma nei soggetti con deficit del sistema immunitario può arrivare fino ai 21 giorni: i sintomi sono febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. Il malessere dura di solito pochi giorni. I sintomi gravi, come febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma, si verificano nell’1 per cento dei casi. Non esiste un vaccino per questa malattia, che si può combattere solo con la prevenzione, dunque tentando di ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.

West Nile, in Veneto morto un anziano colpito dal virus, che è endemico in diverse aree del bacino padano.
L’uomo può contrarre il virus West Nile attraverso la puntura delle zanzare (Jon Cherry/Getty Images)

West Nile, perché il virus si chiama così

Il primo caso accertato risale al 1937, quando questo virus della famiglia Flaviviridae fu riscontrato in una donna ugandese appena rientrata dall’Egitto: da qui, appunto, il nesso con il fiume Nilo.