I giganti mondiali del Websoft (cioè internet e software) campioni di ricavi e redditività nel 2020. Nessun freno dalla pandemia che anzi ha spinto ulteriormente il settore. E la corsa è proseguita anche nel primo semestre di quest’anno, registrando una crescita a doppia cifra dei ricavi (+31,1 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020 e un boom dei profitti (+80,2 per cento), che sfiorano mediamente i 27 milioni al giorno, quasi il triplo rispetto al 2018. È quanto emerge dall’indagine annuale dell’Area Studi di Mediobanca sulle maggiori Software & Web companies mondiali.
I colossi del Web fatturano (quasi) quanto l’Italia
Nel 2020 il fatturato aggregato dei 25 giganti del settore Software&Web ha toccato quota 1.153 miliardi di euro, pari al 70 per cento del Pil italiano. Gli Stati Uniti si sono spartiti la fetta maggiore: il 65 per cento del fatturato è stato generato dai colossi Usa, seguito dalla Cina (27 per cento) che guadagna quote e accelera. Il mercato è sempre più concentrato: i primi tre player – Amazon, Alphabet e Microsoft – rappresentano la metà dei ricavi aggregati WebSoft nel 2020 e Amazon (314,6 miliardi), in prima posizione dal 2014, ne concentra da sola oltre un quarto.
Colossi del web: in calo solo eBay, Booking, Expedia
Da notare che nel 2020, effetto anche della pandemia, sono usciti dalla top 25 tre colossi come eBay, Booking e Expedia. Nel primo semestre 2021 si registra l’impennata dei ricavi delle giovani asiatiche Meituan (+94,8 per cento, operante in particolare nel food delivery) e Coupang (+72,8 per cento, attiva nell’e-commerce), entrambe costituite nel 2010.
Amazon aumenta i dipendenti di 650mila unità
Sul fronte occupazionale, nel 2020 le WebSoft occupano più di 3 milioni di persone nel mondo: +1,1 milioni rispetto al 2018, di cui +650 mila dalla sola Amazon. Quest’ultima, primo datore di lavoro nel settore, nel 2018-2020 ha raddoppiato i propri dipendenti: l’incremento risente prevalentemente dello sforzo profuso durante il periodo della pandemia che ha comportato un aumento delle assunzioni (+63 per cento sul 2019).
I giganti del web e le nanotasse
Nel 2020 circa il 40 per cento dell’utile ante imposte delle 25 multinazionali del Web e del software è tassato in Paesi a fiscalità agevolata, con conseguente risparmio fiscale di 10,7 miliardi di euro nel 2020 e di 24,5 miliardi nel 2018-2020. In particolare, nel triennio la tassazione in Paesi a fiscalità agevolata ha determinato per Tencent, Microsoft e Alphabet un risparmio fiscale rispettivamente di 7,7, 5,4 e 4,5 miliardi. L’aliquota media effettiva delle WebSoft è pari al 12,8 per cento nel 2020, inferiore a quella media teorica del 22,4 per cento. Facendo una simulazione con l’applicazione della Global Tax, il tax rate effettivo nel 2020 salirebbe solamente al 13,9%. L’aspetto qualificante della riforma fiscale applicata alle WebSoft, sottolinea Mediobanca, consiste infatti più nella redistribuzione delle basi imponibili fra i Paesi (+3,6 per cento) che nell’effettivo aumento della pressione fiscale.