È morto ieri, all’età di 89 anni, Wayne Shorter, uno dei più grandi compositori di jazz degli Stati Uniti. È stato definito dal New York Times un musicista innovatore, intrepido ed enigmatico, una vera leggenda della musica jazz.
Wayne Shorter morto a 89 anni
Nato il 25 agosto del 1933 a Newark, il famoso jazzista, prima di cimentarsi con il sassofono, fece il clarinettista. Ha esordito sulle scene musicali nel 1959 unendosi alla band del batterista Art Blakey, i Jazz Messengers, sia come sassofonista che come compositore. Qualche anno dopo entrò a far parte del secondo quintetto di Miles Davis con il pianista Herbie Hancock, il contrabbassista Ron Carter e il batterista Tony Williams. Proprio con il Miles Davis Quintet si esibì in alcune registrazioni che furono considerare rivoluzionarie perché diffusero il jazz-rock, genere musicale che Shorte esplorò con il pianista Joe Zawinul fondando i Weather Report.

Shorter, nella sua lunga carriera, ha pubblicato più di 25 album e vinto 12 Grammy Awards. Nel 2015 gli è stato assegnato anche il Grammy alla carriera, mentre a febbraio 2023 ha vinto un Grammy come miglior assolo jazz improvvisato per Endangered Species, assieme a Leo Genovese.In passato ha anche dovuto affrontare dei momenti difficili: prima la morte di una figlia dopo una lunga malattia e poi la morte della moglie e della nipotina in un disastro aereo nel 1996.

Le cause della morte
Da diversi anni Wayne Shorter era malato. Alla cerimonia dei Grammy Awards del 2019 era apparso insieme al suo Wayne Shorter Quartet per ritirare il premio come miglior album jazz per «Emanon». L’anno dopo, aveva lanciato un appello perché impossibilitato a pagarsi le cure mediche americane. Alcuni amici, nel 2020, attraverso la rivista Down Beat, avevano lanciato una sottoscrizione fra gli appassionati di jazz per permettere a Wayne di potersi curare.