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Il walkman: storia di una rivoluzione cominciata il 1 luglio 1979

La scatoletta metallica lanciata dalla Sony con le cuffiette rivoluzionò il modo di ascoltare la musica e di conseguenza le abitudini di una intera generazione.

1 Luglio 2021 04:311 Luglio 2021 07:47 Redazione
il primo luglio 1979usciva il walkman

TPS-L2 non è la formula chimica di una nuova sostanza né una sonda in grado di atterrare su Giove. Ma  il primo modello di walkman lanciato dalla Sony il primo luglio 1979. Quella piccola scatoletta rettangolare alimentata a batteria, dove si inseriva una cassetta e si ascoltava musica per ore e ore passeggiando o ballando fu una piccola grande rivoluzione.

Il lettore audio portatile per ascoltare musica in ogni luogo

Poter ascoltare la musica in ogni luogo. Fu questa la molla che portò il walkman a diffondersi in tutto il mondo. Quel piccolo dispositivo ben stretto nella mano, inserito nel taschino del giubbotto jeans, poggiato sul letto o sul telo spiaggia, portato in giro durante lunghe passeggiate faceva crescere il senso di libertà. Tre tasti – play, stop, ffw – e quel piccolo aggeggio fu capace di rivoluzionare lo stile di vita dei giovani e non solo. Il corpo del primo dispositivo era di colore blu metallizzato, per richiamare la moda dei blue jeans.

Una nuova dimensione per la musica, più intima e coinvolgente

Il walkman permetteva un nuovo percorso di ascolto musicale. Gli impianti stereo e i giradischi avevano un costo non alla portata di tutti, non erano facilmente trasportabili e ogni volta che il 33 giri o il 45 avevano terminato il loro giro bisognava alzarsi per non sentire più il gracchiare della puntina sul disco e, soprattutto, per evitare danni allo stereo e ai dischi. Quella scatoletta evitava questi  problemi: era comoda, l’ascolto in cuffia evitava alterchi con i genitori e i vicini di casa, offriva la possibilità di andare in giro, fare la spesa, viaggiare in treno, salire sull’autobus godendo dell’ottima musica.

La scena che fece impennare le vendite dei walkman

A meno di un anno dalla sua presentazione si registrò un’impennata delle vendite di walkman grazie a una pellicola – Il tempo delle mele  (1980)– che segnò l’esordio cinematografico dell’allora 13enne Sophie Marceau. In una scena passata alla storia si vede Mathieu (Alexander Sterling) poggiare sul capo di Vic un paio di cuffie collegate a un walkman durante una festa per farle ascoltare la celebre Reality. Quella piccola scatoletta ebbe così una visibilità internazionale e quell’immagine contribuì a fare del walkman un oggetto cult per i teenager.

La moda di correre ascoltando musica? È figlia del walkman

Nei parchi, in riva al mare, tra i boschi in montagna, per le strade delle città. Alzi la mano chi non ha mai fatto jogging senza indossare le cuffie. Una moda che ha raggiunto il suo apice durante il periodo di lockdown, quando fare una corsetta nei pressi dell’abitazione è stata l’unica divagazione consentita. Ebbene l’abitudine di correre ascoltando musica è cominciata proprio con il walkman. Certo, l’apparecchio era un po’ ingombrante, le cuffie grandi, le spugne delle cuffie col sudore davano un po’ di fastidio. Piccoli inconvenienti su cui si passava sopra senza problemi.

Si partì con 30 mila unità prodotte al prezzo di 39 mila Yen

La Sony si avventurò con cautela in questa nuova dimensione e all’inizio furono prodotti 30 mila walkman al prezzo di 39 mila Yen (125-130 euro all’epoca, oggi poco più di 400). La partenza non fu entusiasmante – 3.000 unità vendute nel primo mese – poi vi fu una rapida accelerazione in tutto il Giappone. Poco dopo il sistema audio aumentò le vendite anche in Nord America e in Europa. Poi è storia. Per il 40esimo anniversario del lancio, Sony ha lanciato il Walkman Sony NW-A100TPS. Niente audiocassette ovviamente ma display HD da 3.6 pollici touchscreen che riprodurrà il movimento del nastro in maniera virtuale.

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