Quello di inizio luglio si sta rivelando un altro weekend complicato per chi si prepara ad andare in vacanza e per chi, invece, deve tornare in patria. Migliaia di passeggeri hanno visto andare in fumo la loro partenza. Numerosi voli sono stati cancellati, diversi sono partiti in forte ritardo. E poi si registrano grossi disagi riguardanti i bagagli, soprattutto a Parigi. Dopo due anni di pandemia, il venir meno della maggior parte delle restrizioni ha portato a una massiccia ripresa dei viaggi: ma le compagnie aeree si sono fatte trovare impreparate.

Voli cancellati e scioperi annunciati
Pesano in particolare i tagli al personale, che impediscono adesso di gestire la ripresa a pieno regime del turismo. Nel weekend che porta al 4 luglio, festa nazionale negli Stati Uniti, circa 600 voli (sia interni sia internazionali) sono stati annullati negli Usa e più di 2.500 hanno subito ritardi. Se gli States piangono, l’Europa non ride: dopo le numerose cancellazioni di voli Wizzair, Ryanair e EasyJet delle scorse settimane, per carenze relative soprattutto al personale di terra, gli equipaggi di cabina di Ryanair con sede in Spagna hanno programmato un nuovo sciopero di 12 giorni nel corso di luglio (12-15, 18-21 e 25-28), per chiedere migliori condizioni di lavoro. A proclamare lo stato di agitazione i sindacati Uso e Sictpla.

A Parigi smarrita la metà dei bagagli
A causa di un problema tecnico all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, venerdì almeno il 50 per cento dei bagagli dei passeggeri è rimasto bloccato nello scalo, il secondo d’Europa. Numerosi voli sono stati inoltre cancellati nel weekend a causa delle proteste che hanno visto protagonisti personale di terra, controllori, agenti delle compagnie e altre categorie di lavoratori aeroportuali, che lamentano turni troppo faticosi. Tra essi anche i Vigili del fuoco: la loro assenza ha comportato la chiusura di alcune piste.
Voli nazionali e internazionali, prezzi alle stelle
A cancellazioni, ritardi e bagagli smarriti si aggiunge il problema del caro-prezzi: quest’anno andare in vacanza con un volo internazionale costerà il 124 per cento in più rispetto al 2021. Sui voli nazionali italiani,
il sovraccosto si attesta al 33 per cento, rende noto l’Unione nazionale dei consumatori.