Perché Putin ha sempre più bisogno della Cina di Xi Jinping

Redazione
15/09/2022

In Uzbekistan Putin incontra il presidente cinese. In cerca di un disperato appoggio dopo le difficoltà sul campo di battaglia in Ucraina. A Mosca servono solide relazioni economiche e sostegno militare. Ma l'apporto che può dare Pechino è limitato. L'analisi.

Perché Putin ha sempre più bisogno della Cina di Xi Jinping

Non gli resta che Xi. A Samarcanda, in Uzbekistan, Vladimir Putin guarderà negli occhi il presidente cinese. Ben sapendo che ormai ha sempre più bisogno dell’aiuto della Cina, visti i complicati sviluppi della guerra in Ucraina. A margine del summit della Shanghai Cooperation Organisation lo zar non vedrà solo l’omologo di Pechino, che non esce dalla Cina da quando è scoppiata la pandemia nel 2020, ma anche i leader India, Pakistan, Turchia e Iran. Per cercare di stabilizzare la sua influenza sull’Asia centrale e dimostrare alla Nato e all’Occidente che l’isolamento non sta funzionando. Facendo un passo indietro: vi ricordate le Olimpiadi invernali di Pechino? Sembra un secolo fa, ma era solo l’inizio di febbraio 2022, l’invasione non era ancora cominciata. Putin volò a Pechino, abbracciò Xi Jinping e i due diedero prova di grande unità. Quella che a Mosca serve anche adesso, soprattutto dopo la controffensiva di Kyiv e l’evidenza di un conflitto che non sta andando affatto secondo i piani. Gli ucraini solo negli ultimi giorni hanno riconquistato circa 6 mila chilometri quadrati di territorio, più di quanto la Russia era riuscita a ottenere sul campo da aprile. Si tratta di un’altra umiliante sconfitta per Putin, come analizza la Cnn, proprio ora che la lista di amici e alleati si fa sempre più esigua. Ecco perché qui entra in gioco Pechino.

Perché Putin ha sempre più bisogno della Cina di Xi
Il summit in Uzbekistan. (Getty)

L’obiettivo: dimostrare al mondo che non c’è alcun isolamento internazionale

Secondo gli esperti, Vladimir conterà sulla Cina più che mai dopo le sue battute d’arresto sul campo di battaglia, per dimostrare al mondo che non c’è alcun isolamento internazionale, nonostante le pesanti sanzioni occidentali. Velina Tchakarova, direttrice dell’Istituto austriaco per la politica europea e di sicurezza a Vienna, spiega che «il sostegno della Cina aiuta Mosca a rafforzare lo storytelling russo, che dà la colpa della crisi alimentare alle sanzioni dell’Ue e sostiene che l’inizio della guerra sia responsabilità della Nato. Il denominatore comune è l’insoddisfazione nei confronti dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti».

A Pechino conviene garantire l’assistenza militare a Mosca?

Secondo Kerry Brown, professore di studi cinesi al King’s College di Londra, «per Pechino l’Ucraina è problema sgradito che sarebbe meglio sparisse. La Cina non si fida della Nato e dell’Occidente, ma ciò non significa che sia a tutti i costi il migliore amico della Russia. Xi guarda solo al suo tornaconto e questa instabilità internazionale non lo aiuta in alcun modo». Il momento complesso di Putin in Ucraina è una grande preoccupazione per i cinesi. Il commercio tra Mosca e Pechino è cresciuto nei primi sei mesi del 2022, nonostante la guerra. La Cina ha accettato di pagare il gas russo in yuan e rubli invece che in dollari, aggirando così molte delle sanzioni in vigore sulle esportazioni di energia. Questo sostegno economico è nell’interesse di Pechino. Lo è molto meno però garantire l’assistenza militare di cui la Russia sembra aver bisogno adesso. Non è un mistero che Mosca abbia un problema con le forniture di mezzi e armi, tanto da aver acquistato, secondo l’intelligence Usa, razzi e munizioni dalla Corea del Nord. E se il conflitto, tutt’altro che lampo, dovesse prolungarsi troppo, le scorte potrebbero avvicinarsi pericolosamente all’esaurimento.

Perché Putin ha sempre più bisogno della Cina di Xi
Un incontro a distanza fra Vladimir Putin e Xi Jinping. (Getty)

Xi non può fare più di tanto: lo zar comincia a preoccuparsi

I controlli sulle esportazioni rendono più difficile l’acquisto di armi, oltre agli strumenti per realizzarle. E per il tipo di attrezzatura di cui la Russia ha bisogno, c’è un numero limitato di Paesi da cui rifornirsi. Se la Cina non ha intenzione di mettersi una mano sul cuore e una sul portafogli, le opzioni per Putin si restringono ancora di più. Quindi cosa può sperare di annunciare lo zar dopo il suo incontro con Xi? Un impegno ulteriore nelle relazioni economiche. Ma la realtà è che Xi non può fare più di tanto per contrastare l’azione che l’Occidente ha duramente intrapreso contro la Russia. E vista l’imbarazzante settimana di enormi perdite sul campo di battaglia, Putin forse sta cominciando a preoccuparsi sul serio.