L’esperienza del ricovero in un reparto di psichiatria, dove era stato per qualche tempo, l’aveva descritta un paio di mesi fa su Repubblica. È stato trovato morto nella sua abitazione Vitaliano Trevisan. Scrittore, drammaturgo e attore diventato popolare con il romanzo I quindicimila passi, aveva 61 anni. Nato a Sandrigo in provincia di Vicenza nel 1960, nell’ultima opera Works, pubblicata da Einaudi, aveva raccontato l’approccio tardivo alla scrittura preceduto da numerosi mestieri. Trevisan era stato operaio, gelataio, manovale. Quindi vennero i primi racconti, le antologie Un mondo meraviglioso e Trio senza pianoforte/con oscillazioni, pubblicati alla fine degli Anni 90.
Nel 2002 il primo romanzo, I quindicimila passi
Era stata l’occasione per rompere il ghiaccio con un mondo nuovo, il trampolino di lancio antecedente all’uscita de I quindicimila passi, romanzo d’esordio del 2002, che lo fece conoscere al grande pubblico e gli valse i premi Lo straniero e Campiello Francia del 2008. Con Matteo Garrone e Massimo Gaudioso nel 2003 fu autore del soggetto e della sceneggiatura di Primo amore, di cui sarebbe stato anche protagonista. Sul grande schermo apparve ne Il riparo e in Dall’altra parte del mare, in televisione recitò in Ris Roma delitti imperfetti, ma anche in Un passo dal cielo. Coprotagonista della pellicola Senza lasciare traccia del 2016, l’anno successivo si aggiudicò il premio Riccione per il teatro con il Delirio del particolare. Sfogo melanconico tra un’anziana signora ormai vedova, il suo badante e uno storico dell’architettura giunto in visita a una villa disabitata, scandaglia il rapporto, spesso profondo, fra il progettista e i suoi committenti.
Grande dispiacere per la notizia della morte di Vitaliano Trevisan, di cui ho amato ogni libro. 💔
“Per tutta la vita
non ho fatto che cercare le parole giuste
e mi sono così concentrato su questa ricerca delle parole giuste
che mi sono dimenticato di vivere.” – Wordstar(s) pic.twitter.com/kXyGOhzPGC— l_aforista (@aforista_l) January 7, 2022
Trevisan e le posizioni No Green pass e No vax
Ultimamente Trevisan era salito alla ribalta delle cronache per le posizioni apertamente contrarie al Green pass: «Lo ritengo un mezzo discriminatorio», disse al Giornale di Vicenza. «Se me lo chiedono non andrò in scena o sul set». Intrisa di scetticismo anche la posizione sui vaccini, esternata sulla pagina Facebook: «Non sono tenuto a giustificare la mia scelta più di quanto sia obbligato a rispondere al telefono o al campanello di casa. continuerò a scrivere copioni e sceneggiature anche se non potrò essere presente a spettacoli o proiezioni».