Visti Ue: sospeso l’accordo con la Russia, no al divieto

Redazione
31/08/2022

Ora ottenere un visto turistico per l'Ue costerà di più. La decisione divide i 27. Baltici e Polonia seguono la linea dura e chiedono il bando totale.

Visti Ue: sospeso l’accordo con la Russia, no al divieto

I ministri degli Esteri dell’Ue riuniti a Praga si sono accordati sull’annullamento dell’accordo con la Russia sul rilascio semplificato dei visti. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Gli Stati membri restano quindi divisi sul divieto totale del rilascio. Germania e Francia, che alla vigilia dell’incontro avevano presentato un documento non ufficiale congiunto sulle misure per arginare la propaganda interna di Putin, avevano suggerito cautela temendo che un blocco totale del rilascio dei visti sarebbe stato controproducente e non avrebbe fatto altro che alimentare la narrazione anti-occidentale di Mosca. Contraria al bando anche l’Ungheria. Altri Paesi come Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Polonia chiedono invece una linea più dura e hanno già annunciato che procederanno con il divieto dei visti se non si troverà un accordo con l’Ue.

L’ok dei ministri degli Esteri Ue alla sospensione dell’accordo di facilitazione con la Russia 

«Abbiamo assistito a un aumento sostanziale dei valichi di frontiera dalla Russia agli Stati vicini. Questo sta diventando un rischio per la sicurezza», ha dichiarato il capo della politica estera dell’Ue Josep Borell. «Pertanto, concordiamo oggi con i ministri degli Esteri dell’Ue sulla sospensione completa dell’accordo di facilitazione del visto Ue-Russia».

Per i russi ottenere il visto Ue costerà 80 euro invece di 35

La stretta ridurrà notevolmente il numero di nuovi visti rilasciati dagli Stati membri dell’Ue. Dopo l’annullamento dell’accordo infatti, i cittadini russi dovranno pagare una tassa consolare maggiorata di 80 euro invece di 35 (così riporta il sito Meduza) e la pratica richiederà più tempo.

Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina più di 1 milione di russi sono entrati in Ue

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina più di un milione di russi sono entrati in Europa via terra. La maggior parte di loro attraverso la Finlandia e l’Estonia, come confermato dall’agenzia europea della guardia di frontiera Frontex.

Nel dettaglio, al 22 agosto, il numero esatto di titolari di passaporto russo entrati nell’Ue dal giorno dell’invasione ammontava a 998.085. Quasi 330 mila sono entrati dalla Finlandia e oltre 280 mila dall’Estonia. In 35 mila hanno scelto come punto di accesso la frontiera con la Lettonia e in 8 mila quella con la Norvegia, all’estremo Nord. In 176 mila circa hanno fatto ingresso nell’Ue passando dalla Bielorussia e quasi 160 dall’exclave russa di Kaliningrad, che si trova tra Polonia e Lituania e ha accesso al mar Baltico. E sono quasi 8 mila i cittadini russi che sono passati dall’Ucraina. La maggior parte dei russi entrarti nell’Ue, specifica Frontex, sono persone con permesso di soggiorno o regolare visto per l’Unione Europea, oppure titolari di doppia cittadinanza che hanno cercato alternative via terra, vista la chiusura dello spazio aereo ai voli provenienti dalla Federazione Russa.