Milano è scossa dalla notizia dell’arresto per violenza sessuale di un insegnante di religione di 35 anni. L’uomo è stato arrestato mercoledì scorso in flagranza per aver molestato quattro bambini tra i 4 e i 5 anni, tutti delle classi di un asilo del milanese. L’indagine portata avanti dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro, insieme al Nucleo tutela donne e minori della Polizia locale, sarebbe partita dopo le segnalazioni di alcune maestre. Solo grazie a loro, infatti, è stato disposto l’ausilio delle telecamere all’interno della scuola e così l’insegnante sarebbe stato colto sul fatto.

Abusi su bambini di 4 e 5 anni: arrestato maestro di religione
I video sarebbero al centro dell’intera inchiesta. Nelle intercettazioni audio-video, infatti, i procuratori avrebbero riscontrati gli atteggiamenti lesivi nei confronti dei bambini. Gli abusi da parte dell’insegnante di religione consistevano in palpeggiamenti nelle parti intime, toccate anche senza pantaloni e pantaloncini. L’arresto di mercoledì è stato convalidato oggi dal gip Lorenza Pasquinelli. Resta il dubbio, per la Procura, sul numero delle vittime. L’insegnante era stato già trasferito da un’altra scuola e si teme che anche lì siano stati molestati bambine e bambini. Le violenze, secondo le indagini, sarebbero avvenute durante le attività in classe.
Le colleghe allarmate dalle parole dei bambini
L’intera indagine è partita dalle parole degli stessi bambini. Sarebbe tramite loro, infatti, che le colleghe dell’uomo si sarebbero allarmate. Dai sospetti si è passati alle segnalazioni e con l’installazione di videocamere nascoste e microspie si è arrivati all’arresto in flagranza. Sembra che sia bastata appena un’ora di visione delle telecamere, mercoledì scorso, per procedere all’arresto. Nei video le immagini sarebbero state palesi ed esplicite. Il 35enne lavorava nella scuola dal novembre 2021 e pare che in precedenza sia stato trasferita da un altro istituto per atteggiamenti invadenti. Ora è al vaglio il suo intero curriculum con l’obiettivo di ricostruire tutti i suoi passi e risalire, eventualmente, ad altre vittime.
