Ha lasciato una stella, e questo non è un dramma. Ma lo ha fatto non per la qualità del cibo o del servizio, quanto per omofobia. Un cliente della Bruschetteria Faedo, a Monte di Malo in provincia di Vicenza, ha deciso di inviare un commento omofobo dopo aver consumato il suo pasto, tra l’altro gradito, all’interno del ristorante. Una cena come un’altra, ma mai i titolari del locale avrebbero immaginato di sentirsi dire, sul web, che no, «accanto agli omosessuali non ci mangio».

La recensione: «Non a mio agio a fianco a dei gay»
Titolo, commento e recensione con una stella hanno già fatto il giro del web, scatenando numerose polemiche. Il cliente scrive: «Mi hanno messo a mangiare a fianco a dei gay e sinceramente non mi sono sentito a mio agio durante la consumazione. Peccato perché la bruschetta era molto buona». La recensione negativa è stata firmata in maniera anonima, con un nome finto o comunque non riconducibile a nessuno dei cognomi con cui erano stati prenotati i tavoli per la serata. Il proprietario ha ricondiviso e dichiarato di essere «veramente dispiaciuti a dover condividere una recensione come questa. Invitiamo questa persona a non presentarsi più nel nostro locale e con questo post vogliamo prendere una posizione ben definita contro coloro che la pensano allo stesso modo. Ci sarebbe piaciuto dire direttamente queste cose a tale signore se solo ne conoscessimo il vero nome e cognome».

La risposta alla recensione da parte del locale
E dopo aver mostrato ai social la recensione negativa, il proprietario del locale ha risposto con ironia, ma in maniera ferma, al cliente. «La invitiamo a non tornare a consumare la nostra bruschetta in quanto nel nostro locale accettiamo tutti, tranne gli omofobi. Ci scusiamo davvero per il disagio, non avevamo capito venisse dal Medioevo. A saperlo l’avremmo messa a mangiare nella porcilaia, dove probabilmente si sarebbe trovato più a suo agio». Grande solidarietà per il locale, sebbene ci sia stato anche chi l’abbia etichettata come una trovata pubblicitaria. Per questo il titolare ha spiegato che «l’ultima cosa che ci aspettavamo era tutto questo clamore mediatico».