Nunzia Schilirò sbarca nel mondo della politica. La vice questore sospesa ormai da mesi dopo essere salita sul palco, in piazza San Giovanni, durante una manifestazione no green pass, ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni. Dopo le numerose battaglie contro la certificazione verde e la sospensione che l’ha fatta finire sui giornali, oggi ha annunciato su Youtube che si presenterà alle urne da candidata con Italexit. Il movimento di Gianluigi Paragone accoglie così un altro volto noto delle proteste no vax e no green pass dopo il caso di Stefano Puzzer.

Schilirò: «Mi candido con Italexit»
Nunzia Alessandra Schilirò pubblica su Youtube un video di 8 minuti e mezzo in cui spiega i motivi che l’hanno spinta a candidarsi. «Mai avrei pensato di fare politica, non era questo il mio sogno», ha esordito, «Ma ho capito un sacco di cose in questi due anni e ho deciso di candidarmi con Italexit, anche se mi sarebbe piaciuto che ci fosse un unico partito che riunisse tutti coloro che hanno lottato contro le violazioni dei diritti umani». Il movimento no vax e no green pass, infatti, non si presenterà alle elezioni compatto. Diverse le liste presentate in vista del prossimo 25 settembre, compresa la lista Vita presentata dalla deputata Sara Cunial.
La vice questore chiede aiuto
Schilirò tocca vari temi nel corso del lungo video pubblicato sul social, visto da oltre 13mila persone in poche ore. La sua sospensione durerà altri sei mesi e per adesso percepisce «la metà dello stipendio, avrò bisogno di un aiuto per la campagna elettorale». La donna chiede supporto per la raccolta firme, visto che i tempi ormai sono molto stretti, e sottolinea più volte il rammarico per non aver presentato un fronte unito dei no vax. «Proveranno a distruggermi», prosegue poi, «farò tutto il possibile, ho imparato tanto in questi ultimi due anni. Rappresenteremo il cambiamento, il sistema si cambia dall’interno. Se vogliamo essere liberi fuori dobbiamo essere anche liberi dentro. Io credo nel destino e che ognuno di noi può cambiare le cose».
L’errore dei politici è essere «straconvinti di vincere»
«Loro hanno fatto l’errore di indire le elezioni, perché sono straconvinti di vincere», conclude poi attaccando la classe politica, «ma tutto dipende da noi». E infine torna sulla scelta di fare politica, dopo aver detto più volte di non averci mai pensato. Si è ricreduta nelle scorse settimane, spiega, perché «è il mestiere più nobile che esista».
