Da Instagram a McDonald’s, come la Russia sostituisce i brand occidentali
Al posto di Instagram arriva Rossgram. McDonald's sarà sostituito da Zio Vanja. Così la Russia rispolvera l'autarchia e sostituisce i brand che hanno lasciato il Paese dopo l'invasione dell'Ucraina.
Sanzioni economiche, “abbandoni”, blocchi. Dall’avvio dell’invasione russa in Ucraina, gli Stati euro-atlantici e gran parte delle multinazionali occidentali hanno adottato una serie di misure contro la Russia.
Facebook e Instagram, in deroga al loro stesso codice di condotta, avevano consentito manifestazioni di odio contro Vladimir Putin e l’esercito russo e ieri i due social di Meta sono stati vietati dal tribunale di Mosca che li ha definiti «estremisti». Su richiesta della Commissione europea, Google ha rimosso i collegamenti ai siti web della televisione Russia Today e dell’agenzia di stampa Sputnik, vicine al Cremlino. McDonald’s ha chiuso i suoi fast food nel Paese. «Non potremo più contare sull’Occidente. Le sanzioni inflitteci hanno avuto conseguenze senza precedenti, ma sopravvivremo. Dal 2014 Mosca ha imparato a contare su se stessa», ha dichiarato, in una recente intervista, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. L’economia russa soffre e così il Paese si ripensa, ricorrendo a una serie di “sostituti” nazionali.

La Russia “rivoluziona” l’accesso a Internet, in risposta alle sanzioni occidentali
A fine mese, la Russia inaugurerà Rossgram, ossia la versione russa di Instagram, rendendola accessibile prima soltanto a blogger, investitori e sponsor, ma da aprile a tutti. «Funzionerà per Android e iOS», secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori Alexander Zobov e Kiril Filimonov, e consentirà di «accedere a contenuti a pagamento o raccogliere fondi con il crowdfunding». Anche Facebook ha il suo “sostituto” e da oltre 15 anni: Vkontakte è il social più diffuso in Russia e in Ucraina. Vanta oltre 210 milioni di utenti. A lanciarlo è stato, nel 2006, Pavel Durov, poi creatore di Telegram. Durov da 8 anni vive ai Caraibi. Tra le ragioni della sua caduta in disgrazia, non aver consegnato alle autorità di Mosca i dati dei manifestanti ucraini di Euromaidan e non aver oscurato il profilo Alexei Navalny, principale oppositore di Putin. Dal 2014 il social è in mano a un’amministrazione amica del Cremlino. Novità anche per i motori di ricerca. Chiusi i rapporti con Google, ora la scena è per Yandex, che, fondato a Mosca nel 1997, è il quinto motore di ricerca al mondo.

Al posto di McDonald’s arriva Zio Vanja
McDonald’s ha aperto il primo fast food in Russia nel 1990, per la precisione il 31 gennaio. In 32 anni, la rete si è ampliata, arrivando a oltre 850 punti vendita. Dopo l’invasione in Ucraina, il colosso del fast food ha sospeso tutte le sue attività nel Paese. Ora il suo posto dovrebbe essere preso dalla neonata catena Zio Vanja, che annuncia prezzi ridotti e materie prime «russe al 100 per cento». Non è difficile capire il “modello”. Perfino, il logo, con una grande B – in Russia corrisponde alla V – di colore giallo, su sfondo rosso, richiama quello della multinazionale americana.
We will be temporarily closing all restaurants and pausing all operations in Russia. Click to read the message from our CEO in its entirety: https://t.co/ncoB2A8GC6
— McDonald’s (@McDonalds) March 8, 2022
la Russia rivoluziona pure la sua distribuzione cinematografica
La nuova autarchia riguarda anche il cinema. I film di Hollywood nei cinema russi saranno sostituiti da quelli nazionali e di Bollywood. Le società Cinema Park, Formula Kino, Premier Hall, Karo, Kinomax e Cinema Star hanno annunciato che, nelle loro sale – circa un terzo di quelle del Paese – proietteranno film russi, sudcoreani, sudamericani e indiani. Soltanto l’Art Theatre di Mosca sta continuando a proporre film Usa ed europei.