Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Libri

Via col vento, il 30 giugno 1936 usciva il grande romanzo di Margaret Mitchell

Il romanzo Via col vento uscì in America il 30 giugno 1936, sarebbe diventato un best seller da 30 milioni di copie. Fu l’unico scritto da Margaret Mitchell. Una serie di curiosità che potreste non conoscere.

30 Giugno 2021 05:30 Redazione
Il 30 giugno 1936 usciva il romanzo di Margaret Mitchell Via col vento, sarebbe diventato un best seller da 30 milioni di copie nel mondo.

Un successo senza tempo quello di Via col vento, il romanzo di Margaret Mitchell pubblicato il 30 giugno del 1936. In pochi mesi furono vendute più di un milione di copie e l’anno successivo, il 3 maggio 1937, vinse il prestigioso premio Pulitzer. La protagonista, Rossella o’Hara, è uno dei personaggi immaginari più conosciuti al mondo.

Il romanzo scatenò una vera e propria corsa per accaparrarsi i diritti internazionali di pubblicazione. Il libro conquistò anche Hollywood. La pellicola ottenne 8 premi Oscar grazie anche a un cast d’eccezione con, tra gli altri, Vivien Leigh, Clark Gable e Olivia de Havilland.

Via col vento, le cose che potreste non conoscere

Via col vento, l’unico romanzo scritto da Margaret Mitchell

Strano ma vero, Via col Vento è l’unico romanzo scritto da Margaret Mitchell, che impiegò più di dieci anni per portare a termine l’opera. L’autrice era contraria alla pubblicazione e le oltre mille pagine rimasero a lungo chiuse in un cassetto. Nel 1995, riporta la Fondazione Mondadori, vennero poi ritrovati due taccuini manoscritti che contengono un racconto del 1916, Lost Laysen, pubblicato l’anno seguente da Simon & Schuster. Si tratta di una romantica avventura ambientata in un’isola del Sud Pacifico.

Via col vento, best seller grazie a una soffiata

Fu solo grazie a una soffiata che Via col Vento sarebbe diventato un best seller. Solo il marito e pochi amici erano a conoscenza di quelle pagine. Il direttore della Macmillan, una importante casa editrice, venne a conoscenza di questo scritto che fu visionato da Harold Latham, in giro per gli Stati Uniti alla ricerca di nuovi talenti. Latham non ebbe dubbi e diede l’ok per far stampare il testo. Viene pubblicato il 30 giugno 1936 e l’obiettivo era quello di vendere tra le cinquecento e le mille copie per coprire i costi di produzione, ma dopo un mese le vendite sfiorarono le 200.000 copie. Fu solo l’inizio di un clamoroso, inatteso successo.

Via col vento, trenta milioni di copie nel mondo

Dalle 500 copie di partenza Via col vento è arrivato a vendere oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo. Il libro è stato più volte rivisto, sono state pubblicate nuove e più moderne edizioni. Di recente in Italia è stata pubblicata una nuova edizione in versione integrale dalla casa editrice Neri Pozza.

Via col vento, Rossella o’Hara diventa simbolo del coraggio delle donne

La protagonista, Rossella o’Hara, divenne subito il simbolo del coraggio delle donne. Una protagonista anomala, che non sempre incontra l’approvazione del lettore, ma coraggiosa e determinata, pronta a sfidare le avversità e a guardare con fiducia al domani. Capace di saper cogliere nuove opportunità, una donna non bella ma gli uomini subivano il suo fascino. «Forse perché in ogni donna c’è una Rossella, cioè l’istinto di non rimanere remissiva sotto il giogo maschile» Fu questa la risposta della Mitchell quando le chiesero le ragioni del successo del libro e del film.

Via col vento, 17 proposte prima di scegliere il titolo della versione italiana

Gone with the wind ha creato non pochi problemi quando è stato il momento di decidere il titolo in italiano. Alla Mondadori, casa editrice che all’epoca si aggiudicò i diritti in Italia, si discusse molto e l’efficace titolo Via col Vento arrivò dopo una serie di ben 17 proposte. Da In preda al turbine a Bufera nel sud, da Il vento che travolge a Vento di rapina e Vento d’uragano si discusse a lungo fino a quando si optò per il titolo che, al tirar delle somme, si è rivelato essere scelta azzeccata.

Via col vento, Margaret Mitchell si rifiutò a collaborare con il film

La produzione invitò Margaret Mitchell a collaborare per rendere la pellicola quanto più aderente alla trama del romanzo. La scrittrice all’inizio accettò poi, quando fu ignorato un suo suggerimento sull’impronta da dare a Tara, abbandonò le scene e decise di fare un passo indietro.

Via col vento, l’autrice non volle dare un seguito all’opera

“Soltanto in preda ad un attacco di pazzia mi rimetterei a scrivere anche solo una riga”. Con questa ferma e decisa dichiarazione Margaret Mitchell declinò ogni proposta di collaborazione con riviste e case editrici, pronte a pubblicare qualsiasi cosa avesse scritto l’autrice di Via col Vento. È per questa ragione che non c’è mai stato un seguito della celebre opera né un nuovo testo.

Via col vento, il primo capitolo è stato riscritto ben 18 volte

Il primo capitolo è stato scritto, rivisto, cancellato, rifatto ben 18 volte prima di arrivare alla versione definitiva. È la Fondazione Mondadori a rivelare questo particolare, un lavoro così duro che fece ammalare la scrittrice e che le causò anche la caduta dei capelli.

Via col vento, nel 1938 Margaret Mitchell candidata al Nobel

Via col Vento ebbe un impatto così forte sulla critica al punto che la scrittrice fu candidata al Premio Nobel nel 1938. La notizia circolava da tempo ma è stata resa pubblica solo nel 1988.

Anita Ferrari, madre di Elena di Cioccio, raccontata dalla figlia
  • Gossip
Anita Ferrari, chi era la madre di Elena Di Cioccio (nelle parole della figlia)
«Era indomita e fragile allo stesso tempo, era dotata di coraggio, forza e determinazione unici». Le parole dell'attrice sulla mamma morta suicida nel 2016.
Alice Bianco
Un Ufficiale giudiziario dietro le quinte della trasmissione Belve per un pignoramento a Heather Parisi. E' ancora battaglia con Lucio Presta
  • Gossip
Lucio Presta: «Querelerò di nuovo Heather Parisi o pubblicherò il bonifico»
Una battaglia legale senza fine quella tra il manager e la showgirl. Il primo minaccia una nuova querela.
Elena Mascia
Valentino Rossi torna a parlare di Marc Marquez e di come secondo lui si sia rovinato l'immagine per fargli perdere il mondiale.
  • Motori
Valentino Rossi: «Marquez si è rovinato l’immagine pur di farmi perdere il Mondiale»
Valentino Rossi è tornato sul GP della Malesia del 2015 parlando nel podcast BSMT di Gianluca Gazzoli
Claudio Vittozzi
Ana Obregón ha lasciato tutti di stucco, entrando in una clinica misteriosamente e uscendone di nuovo mamma grazie alla maternità surrogata
  • Attualità
Ana Obregon mamma a 68 anni con la maternità surrogata: aveva perso il figlio per un tumore
Il caso ha riacceso le polemiche sul ricorso alla pratica - vietata in Spagna. Il governo l'ha definita «una forma di violenza contro le donne».
Elena Mascia
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021