Veronica Gentili stranamente elogiata da Libero e altre pillole del 25 agosto

Luca Di Carmine
25/08/2022

Che strano, Libero dedica una paginata di lodi a Veronica Gentili, che però aveva dato dell'ubriaco a Vittorio Feltri! Antonio Tajani si è fatto precedere da Aldo Cazzullo in autogrill. E l'ad di Vivendi, de Puyfontaine, al Meeting di Rimini. Le chicche di Tag43.

Veronica Gentili stranamente elogiata da Libero e altre pillole del 25 agosto

Una paginata di Libero piena di elogi per Veronica Gentili, intervistata sui temi della politica, e non solo. Che poi da quel quotidiano uno non se lo aspetta: proprio la Gentili non aveva dato dell’ubriaco a Vittorio Feltri? Striscia la notizia la beccò mentre affermava: «È talmente ubriaco che non riesce a parlare. Dice cose da sussidiario con il delirio. Che spettacolo, ma quanto ha bevuto?», ricevendo come risposta da Feltri una serie di frasi indimenticabili, a partire da «Veronica Gentili è simpatica come una zanzara tigre sullo scroto».

Nel testo, la conduttrice Mediaset parla di Silvio Berlusconi, certo in toni molto diversi da quelli utilizzati quando lei scrive per il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio: «Lui è stato il re della televisione, ora ha scoperto la potenza dei social e la sta sfruttando. Forza Italia deve connotarsi e gli spazi sono pochi». Non mancano considerazioni critiche per Enrico Letta: «La demonizzazione del nemico è un po’ un tic a cui ciclicamente si aggrappa la sinistra. Ma la verità è che la legittimazione di Giorgia Meloni, come avversario credibile, è arrivata proprio dal Partito democratico in questi anni. La strategia può avere un senso solo in chiave esterna, facendo perno sui temi che spaventano di più i partner europei e internazionali. Dai tempi dell’asse gialloverde si è capito una cosa: se non sei accreditato all’estero, non governi in Italia. Meloni sta facendo tesoro di quella esperienza altrui e si sta comportando di conseguenza». La fatica però si sente, anche nei comodi studi del Cavaliere: «Dire che l’estate sia un periodo tranquillo per l’informazione politica è un luogo comune. Tutto è un po’ cambiato. Dall’anno del Papeete e del crollo del governo gialloverde. Agosto è diventato un mese impegnativo». Però si occupano gli spazi, se gli altri stanno in ferie durante i mesi estivi. Vero Veronica?

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Aldo Cazzullo ha preceduto Tajani all’Autogrill

Antonio Tajani a nome di Forza Italia dispensa interviste alla stampa, sempre con il suo tono curiale, sfoggiando comunque una pazienza degna di Giobbe. La “vittima” numero uno di Silvio Berlusconi ha detto: «Ci stiamo impegnando per raggiungere il maggior numero di italiani possibile, presenti anche in stazioni, aeroporti e autogrill per lanciare i nostri slogan». Chissà se incontrerà consensi, o se qualcuno intanto gli chiederà di pagare il conto al bar, prima di decidere chi votare. Comunque Tajani è stato preceduto da Aldo Cazzullo, per quanto riguarda la visita agli Autogrill. E il giornalista (Cazzullo) è andato a controllare anche i bagni, cercando le scritte a luci rosse. Tajani ha anche pronto lo slogan da urlare: “La sinistra o noi”. Che pare un po’ ammuffito, come certi panini nelle aree di sosta.

Veronica Gentili stranamente elogiata da Libero e altre pillole del 25 agosto
Antonio Tajani con Silvio Berlusconi. (Getty)

De Puyfontaine, il facilitatore

L’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, è un tipo pratico. Per non perdere il contatto con la politica italiana è andato a Rimini, al Meeting di Comunione e liberazione. E qui si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, sul tema della rete telefonica, Tim e compagnia: «Credo che la domanda non sia chi debba essere il proprietario di questa rete, in questo momento non sono in grado di dirvi chi lo sarà. La cosa importante non è chi sarà il proprietario, ma qual è l’obiettivo di questa rete e come ci permetterà di accelerare la digitalizzazione e la banda ultra larga a vantaggio dei cittadini e delle imprese italiane. Questa è la cosa più importante».

Veronica Gentili stranamente elogiata da Libero e altre pillole del 25 agosto
Arnaud de Puyfontaine. (Getty)

E lui resterà con le mani in mano, assistendo allo spettacolo organizzato da altri? No di certo: «Come azionista dell’azienda quello che farò io è di cercare di facilitare le cose per avere le giuste condizioni, se mi viene permesso di farlo. Quello che faccio ogni giorno è creare, appunto, le giuste condizioni e creare un ambiente favorevole con i politici e gli azionisti per portare avanti le cose». Sì, ha detto proprio così: «Cercare di facilitare le cose per avere le giuste condizioni», cosa che dovrebbe già essere garantita dal cosiddetto “sistema delle regole”, e «creare un ambiente favorevole con i politici». E ha ragione, perché le regole le scrivono i politici. È proprio vero, i francesi hanno sempre una marcia in più. Senza essere ipocriti.