Un progetto verde, sul modello tedesco di Annalena Baerbock. Ecologista e attento ai diritti sociali, meglio se con una guida al femminile, nel solco dell’esempio tedesco, di sicuro zeppo di volti nuovi. Buoni propositi a parte, resta una differenza siderale rispetto alla Germania. Lì, i Grünen ambiscono alla cancelleria, in Italia – se va bene – si punta a una rappresentanza parlamentare.
A che punto sono le operazioni per la nascita di un partito Verde
L’operazione per la nascita di un partito ecologista, capace di attrarre i voti, è in fase avanzata, sotto la diretta regia dei Verdi europei. «Stanno spingendo affinché in Italia si porti avanti un percorso inclusivo, largo, capace di lasciar sprigionare energie fresche. Che ci sono, eccome», spiegano a Tag43. Tanto per inquadrare la questione: nell’ultima riunione, c’erano vari ministri dell’Ambiente, ma spiccava l’assenza di rappresentanti dell’Europa meridionale, Italia inclusa. Il dossier relativo al nostro Paese è stato, quindi, affidato alla greca Vula Tsetsi, segretaria generale del gruppo degli European Green all’Europarlamento. Una sorta di supervisione, in attesa che una situazione, in cui non mancano difficoltà e resistenze identitarie, si sblocchi. La strada è stata, comunque, tracciata, con la sponda della Federazione dei Verdi italiani, che a breve andranno a congresso.
Rossella Muroni, un’ecologista in Parlamento
L’obiettivo è germanizzare l’Italia. Come? «Come un ecologismo più pragmatico, sul modello dei Grünen», si apprende dai tavoli della trattativa. E sono tanti i nomi interessanti dell’ambientalismo politico, figure intenzionate a plasmare qualcosa di nuovo. A cominciare da Rossella Muroni, deputata eletta nelle liste di Liberi e uguali. Ex presidente di Legambiente, ha deciso di lasciare il gruppo di Leu alla Camera per lanciare la componente ecologista FacciamoEco. Il suo obiettivo è riportare una voce ambientalista in Parlamento, anche grazie all’intesa per l’utilizzo del simbolo con i Verdi. E intanto Muroni si sta battendo per migliorare il Pnrr, montagna anche questa difficile da scalare, specie se quasi in solitaria.
Elly Schlein, la vicepresidente dell’Emilia Romagna corteggiata dal Pd
Un’altra donna, dai tratti ecologisti e presente nelle Istituzioni, è Elly Schlein, giovane vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Dopo l’esperienza nell’Europarlamento, eletta con il Partito democratico che ha successivamente lasciato, ha deciso di saltare un giro in Europa, proprio a causa delle spaccature tra le forze ecologiste e progressiste. Si è rimessa in gioco con la lista Coraggiosa alle Regionali, in cui ha fatto il pieno di preferenze. Oggi, a 36 anni, è corteggiata dal Pd, che la riaccoglierebbe ben volentieri, sperando in un ringiovanimento del partito. Ma il canale di comunicazione con il progetto ecologista è sempre aperto, visto il legame consolidato con i Verdi europei negli anni all’Europarlamento. E, secondo quanto apprende Tag43, qualcuno la indica già come leader ideale del progetto.
Monica Frassoni rappresenta, invece, un punto fermo per l’ecologismo politico italiano. Europarlamentare già nel 1999: dopo due mandati, nel 2009, è stata nominata co-presidente dei Verdi europei. Un ruolo occupato fino al 2019, giusto il tempo di veder decollare gli European Green.
Annalisa Corrado è un profilo in ascesa nell’ambientalismo italiano, esperta di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Attualmente è co-portavoce di Green Italia, associazione che mette insieme tutte le nuove energie ecologiste. Nella sua carriera è stata già candidata con Europa Verde alle ultime Europee. Non solo, era risultata la più votata della sua lista nella circoscrizione Italia centrale. Tutto inutile, però, perché nell’occasione non venne superata la soglia di sbarramento. Durante le sue battaglie ha incrociato anche la strada dell’attore Alessandro Gassman grazie al progetto Green Heroes, la ricerca degli eroi ecologisti.
Anna Chiara Forte, punto di riferimento sui temi sociali
Per l’aspetto legato principalmente ai diritti, dall’immigrazione ai temi sociali, il punto di riferimento è Anna Chiara Forte, avvocato, che ha sposato la causa ambientalista, cementando, così, proprio il rapporto con Corrado, che in questi mesi ha cercato di ampliare il raggio d’azione di Green Italia. Ancora, Marianna Panzarino, 26 anni, è una delle giovanissime attiviste che arrivano dalle battaglie dei Fridays for Future. Nella sua città, Bari, ha fondato e fatto crescere i Fff, espressione locale delle lotte di Greta Thunberg.
Nella galassia ecologista emerge anche Chiara Bertogalli, componente del comitato scientifico di Possibile (il partito fondato da Pippo Civati). Anche lei è stata una delle attiviste dei Fridays for future nella sua città, a Parma, in grado di ritagliarsi uno spazio e una visibilità anche al livello nazionale. La segretaria del partito, Beatrice Brignone, è un altro nome nuovo, in questo rilancio ecologista a trazione femminile e femminista, in cui non mancano anche figure maschili. A cominciare dall’ex ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che affianca Muroni nella componente FacciamoEco, insieme ad Alessandro Fusacchia, o anche Carmine Maturo e Oliviero Alotto, sempre di Green Italia. Ma non sono propriamente loro i principali candidati a diventare la Annalena italiana.