Una chiazza verde fosforescente è apparsa questa mattina nel Canal Grande di Venezia, vicino al ponte di Rialto. Sembra la notizia di una nuova azione dimostrativa da parte degli attivisti di Ultima Generazione ma, questa volta, il gruppo ambientalista non c’entra niente. A segnalare la chiazza verde brillante sono stati, attorno alle 9:30, alcuni cittadini che hanno avvisato la Polizia locale. L’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto sta svolgendo delle analisi per verificare che cosa sia il liquido che, in mattinata, è uscito dal canale che collega Campo San Luca al Canal Grande illuminando la superficie dell’acqua di verde fluo.
Una chiazza fluorescente ha colorato di verde parte del Canal Grande e della laguna a #Venezia: prelievi e assistenza tecnica da parte dei #vigilidelfuoco agli operatori dell’@arpaveneto che stanno conducendo analisi per stabilire la natura della sostanza in acqua#28maggio pic.twitter.com/vgmUeRthKK
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) May 28, 2023
Potrebbe essere un liquido di tracciamento
Gli ambientalisti di Ultima generazione, tramite il loro ufficio stampa, hanno fatto sapere di essere estranei all’accaduto. Il Prefetto di Venezia, Michele di Bari, si è subito attivato covocando una riunione urgente di coordinamento tra le varie forze di Polizia della città. Sono in corso le analisi, ma già sui social circolano diverse ipotesi. Secondo la più accreditata, si tratterebbe dello sversamento di una sostanza contenente fluoresceina sodica composto organico colorante – dunque non tossico – utilizzato per ispezioni idriche e fognarie (per tracciare le perdite di acqua), ma anche in medicina.
🔘Mistero a Venezia: l’acqua del Canal Grande diventa verde fosforescente
👁🗨Al momento non è noto il motivo dello strano fenomeno. Secondo le prime indiscrezioni, potrebbe trattarsi una protesta di gruppi di ecoattivisti.@tutti_i_fatti pic.twitter.com/5FxPvABOi8
— @dessere88fenice (@dessere88fenice) May 28, 2023
Proprio oggi la città di Venezia è stata presa d’assalto dai turisti, persino più del solito nei fine settimana: è infatti il giorno della Vogalonga, regata non competitiva che percorre anche il Canal Grande.

La performance artistica di Uriburu nel 1968
Per quanto riguarda l’acqua di Venezia tinta di verde, c’è un curioso precedente. Nel 1968 durante la Biennale, infatti, l’artista argentino Nicolas Garcia Uriburu colorò di verde le acque del canale utilizzando un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell’acqua: lo scopo era invitare il pubblico a prendersi cura dell’ambiente tramite il colore verde, simbolo dell’ecologia universale. Uriburu si esibì poi in analoghe performance anche in seguito, ad esempio nel 1989 colorando di verde l’acqua di una delle fontane che circondano la piramide del Grand Louvre e l’acqua della fontana del Trocadero, a Parigi.