Cade il 15 aprile 2022 il Venerdì Santo, vale a dire il giorno, per i cristiani, della Passione e della morte di Gesù Cristo. Si tratta del secondo del Triduo pasquale ed è un momento, per i fedeli, da dedicare alla penitenza e alla riflessione, in attesa di esultare con gioia per la Resurrezione del Signore. Ma qual è il significato del Venerdì Santo? E come si celebra?
Venerdì Santo, il significato e cosa si celebra
Il Venerdì Santo è la giornata della Passione e della morte di Gesù Cristo: un momento di grande riflessione e penitenza. Per questo, il Venerdì santo, innanzitutto, non si celebra l’Eucaristia. I fedeli commemorano solamente l’azione liturgica della passione del Signore, composta dalla liturgia della parola, dall’adorazione della croce e dai riti di Comunione. Inoltre, è un giorno di digiuno e astinenza dalle carni.

L’orario della morte di Cristo in croce è collocato alle 15. In chiesa si svolge l’azione liturgica della passione del Signore, celebrazione che ha origini molto antiche (VII secolo), ed è presente anche nel rito bizantino, come una delle tre tipologie di divina liturgia. Si articola in tre parti: la liturgia della parola, l’adorazione della Santa croce, la santa comunione con i presantificati.
La Via Crucis: cosa è
In gran parte della parrocchie si celebra la Via Crucis, che ripercorre in quattordici stazioni (alle quali può essere aggiunta la quindicesima, quella della Resurrezione) le tappe della Passione di Gesù Cristo, dalla derisione e flagellazione alla deposizione del corpo nel Santo Sepolcro. Queste stazioni rappresentano episodi del Vangelo ma anche fatti tratti dalla devozione popolare. Tanto che esistono formule alternative (è il caso di quella svolta dal papa al Colosseo dal 1991), basate esclusivamente sulle pagine del Vangelo.

Le campane
Le campane suonano di solito sino all’annuncio della morte del Signore, cioè fino alle ore 15 del Venerdì santo, dopodiché tacciono fino alla veglia pasquale.