Fabio Rovazzi fa il suo debutto sul grande schermo con Il vegetale, commedia del 2018 in onda stasera 4 febbraio alle 21.15 su RaiMovie. La trama segue un giovane milanese, figlio di un facoltoso proprietario di impresa, che non ha un facile rapporto con il padre. Quando quest’ultimo finisce in coma, si ritrova d’un tratto il potere fra le mani, ma combinerà un disastro. Dopo aver toccato il fondo, però, avrà l’occasione giusta per riscattarsi. Nel cast anche Luca Zingaretti, Ninni Bruschetta e Paola Calliari. Alla regia Gennaro Nunziante, già dietro la macchina da presa per molti film di Checco Zalone. La visione sarà disponibile in streaming sul sito o tramite l’app RaiPlay.
Il vegetale, trama e cast del film stasera 4 febbraio 2023 su RaiMovie
Protagonista della narrazione è Fabio Rovazzi, che conservando il suo nome originale interpreta un giovane milanese in cerca di lavoro. Nonostante sia figlio del ricco, ma avido proprietario di un’impresa Bruno (Ninni Bruschetta), non ne ha mai catturato l’attenzione, tanto da meritarsi l’appellativo de “Il vegetale” per via del suo scarso impegno lavorativo. Dopo aver trovato lavoro nel volantinaggio per un’agenzia pubblicitaria, perde la sua ragazza che lo lascia per andare a fare la cameriera a Londra. Improvvisamente, però, la sua vita cambia del tutto. Il padre è vittima di un incidente stradale e finisce in coma, pertanto ne eredita il comando sull’azienda. Scopre qui un sistema di abusi e irregolarità cui decide di non sottostare. Ogni sua decisione si rivela deleteria, tanto che si trova costretto a chiudere battenti e a vendere la casa paterna.
Nel frattempo, l’azienda di volantinaggio che aveva lasciato per dedicarsi all’attività di famiglia lo richiama e gli propone uno stage in un piccolo paese del centro Italia. Amareggiato, Fabio accetta portando con sé la piccola sorellina. Nonostante le difficoltà, riesce a inserirsi nella società, conoscendo anche Armando (Luca Zingaretti), presidente della squadra di calcio locale. Si imbatte – e immediatamente innamora – della bella Caterina (Paola Calliari), insegnante di scuola di sua sorella. Quando però trova il coraggio di dichiararsi, scopre che sta per sposare un giovane del trentino. Terminato lo stage, senza riuscire a tenere il lavoro, Fabio torna a Milano convinto di non avere più speranze per un futuro migliore, ma scopre presto di sbagliarsi.
Il vegetale, 5 curiosità sul film stasera 4 febbraio 2023 su RaiMovie
Il vegetale, il debutto al cinema di Rovazzi
Il film in onda questa sera segna l’esordio sul grande schermo di Fabio Rovazzi. «Dopo aver rovinato la discografia italiana, mi sembra giusto fare lo stesso con il cinema», ha dichiarato ironicamente l’artista, allora su tutte le rotazioni radiofoniche con i suoi successi musicali. Era reduce dal successo di Volare con Gianni Morandi e pochi mesi dopo avrebbe rilasciato Faccio quello che voglio.
Il vegetale, il regista ha diretto Checco Zalone
Regista del film è Gennaro Nunziante, che i fan della commedia italiana conoscono come direttore di grandi successi con Checco Zalone. Suoi infatti i primi quattro film del comico pugliese, tutti campioni di incassi. Ha infatti collaborato con Luca Medici per Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e soprattutto Quo vado?. Nel 2022 ha poi diretto Pio e Amedeo nel lungometraggio Belli ciao che racconta l’esodo verso il nord di tanti giovani meridionali.
Il vegetale, il cameo di Barbara d’Urso
Ad un certo punto del film, il giovane Fabio Rovazzi decide di mettere in piedi un’impresa di prodotti biologici. Otterrà un enorme successo grazie all’aiuto di Barbara d’Urso, che ha recitato alcuni cameo nei panni di sé stessa.
Il vegetale, le location del film
Gran parte del film si svolge a Milano, sede principale anche delle riprese. La troupe ha girato anche molto nella provincia di Rieti, coinvolgendo i paesi di Greccio, Libero, Cottanello, Contigliano e il lago di Turano. Hanno trovato spazio anche la provincia di Terni con il lago di Piediluco e Pavia.

Il vegetale, la delusione degli incassi al botteghino
Nonostante le buone premesse e le altissime aspettative, Fabio Rovazzi non ha ottenuto il successo che si aspettava. A fronte di un budget di quasi 5 milioni di euro, il film ne ha incassati circa 4.5 al botteghino italiano in quasi un mese di programmazione.