Prosegue il momento d’oro dell’Italia alle olimpiadi di Tokyo. Dopo il successo di Marcell Jacobs nei cento metri e quello di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, centrati nella giornata di ieri, oggi arriva l’argento di Vanessa Ferrari nella prova di ginnastica artistica a corpo libero. La trentenne, alla quarta partecipazione ai Giochi, riesce finalmente a salire sul podio. Sia a Londra nel 2012 che a Rio de Janeiro quattro anni più tardi, infatti, l’atleta di Orzinuovi si era dovuta accontentare del quarto posto. Questa volta è andata diversamente, merito di un esercizio eseguito in maniera magistrale sulle note di Andrea Bocelli. L’oro è andato alla statunitense Jade Carey (14.366), il bronzo a pari merito alla giapponese Mai Murakami e alla russa Angelina Melnikova che hanno totalizzato il punteggio di 14.166.
It’s #silver for Vanessa Ferrari of #ITA in the women’s floor exercise – her first Olympic medal on her fourth #Olympics appearance!#StrongerTogether | #Tokyo2020 | @gymnastics | #ArtisticGymnastics pic.twitter.com/vlJdNOkehI
— Olympics (@Olympics) August 2, 2021
Una medaglia che mancava da Amsterdam 1928
Per la spedizione italiana si tratta di un successo storico. L’ultima volta che la nazionale femminile aveva conquistato una medaglia individuale nella ginnastica artistica era stato all’Olimpiade di Amsterdam, nel 1928. Complessivamente Vanessa Ferrari ha totalizzato un punteggio di 14.200. Adesso le medaglie azzurre sono 28, frutto di 4 ori, 9 argenti e ben 15 bronzi. Eguagliate quelle conquistate nel 2016 in Brasile.
Chi è Vanessa Ferrari
Vanessa Ferrari, nata in provincia di Brescia, si era laureata campionessa del mondo ad appena 15 anni ad Aarhus in Danimarca nel concorso individuale. Qui aveva, prima italiana della storia, centrato la qualificazione alla finale anche per le parallele asimmetriche, la trave e il corpo libero. Campionessa europea a Volos (2006), Amsterdam (2007) e Sofia (2014), attualmente gareggia per il gruppo sportivo dell’esercito italiano. In mezzo anche tanti guai fisici. Ai mondiali del 2007 durante la finale della gara a squadre nell’esecuzione del salto Comaneci si rompe lo scafoide del piede. L’anno successivo a Pechino si presenta con una tendinite acuta e non riesce a mantenere fede ad aspettative altissime. Sarà costretta a operarsi al rientro in Italia. Nonostante diversi guai fisici in particolare a caviglie e ancora tendini, non getterà mai la spugna fino ad arrivare al traguardo più ambito alla rassegna di Tokyo. Agli ultimi europei la sua esibizione sulle note di Bella Ciao era valsa il bronzo.