Il presidente della Valle d’Aosta Erik Lavevaz presenta le dimissioni in seguito della crisi politica ancora in atto. Lunedì il «parlamentino» unionista si riunirà per trovare una soluzione.

La decisione del presidente Lavevaz di dimettersi
Il presidente Erik Lavevaz ha inviato una lettera alla dirigenza dell’Union valdotaine. Inoltre ha annunciato l’intenzione di presentare le dimissioni a causa della crisi politica che continua da parecchi mesi.
Lavevaz ha riferito chiaramente le sue intenzioni alla Giunta e presenterà le dimissioni al Comité fédéral dell’Union valdotaine, che si riunirà a breve per valutare la situazione. Lunedì prossimo è convocato il «parlamentino» unionista per mettere fine alla crisi tramite una soluzione presa da tutti i membri.

Le parole nella sua nota ufficiale
In una nota, il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, mette nero su bianco le cause delle sue dimissioni: «Ho rimesso nelle mani del Comité fédéral il mio mandato di Presidente della Regione. L’ho fatto perché in questi mesi non è stato possibile concretizzare il mandato che mi era stato affidato dall’Union Valdôtaine di consolidare la maggioranza attuale: un mandato che evidentemente non era condiviso da una parte degli eletti. Mi sono trovato a confrontarmi con tensioni tra gruppi e movimenti che, pur senza bloccare l’azione amministrativa, non hanno permesso di costruire una prospettiva di più lungo termine. Abbiamo fin qui tenuto queste difficoltà fuori dal palazzo, garantendo le fasi più delicate dell’amministrazione come quelle del bilancio: ora è indispensabile affrontare compiutamente questo scenario, traguardando la fine della Legislatura».
Inoltre conclude Lavevaz: «In questo quadro il mio gesto deve facilitare la ricomposizione dello scacchiere politico: come ho sempre detto, il centro della discussione non è il mio ruolo ma la prospettiva del governo della Valle d’Aosta. Mi aspetto ora che i movimenti possano recuperare la necessaria centralità nella discussione politica per giungere a una soluzione a questa crisi, che può adesso essere affrontata partendo da una pagina bianca».