L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando alcuni piccoli focolai umani del cosiddetto vaiolo delle scimmie segnalati in diversi stati europei tra cui l’Italia, dove oggi è stato rilevato il primo caso di malattia in un giovane paziente rientrato da poco dalle Canarie: vediamo quali sono gli altri paesi in allerta.
Vaiolo delle scimmie: in quali paesi?
Per quanto riguarda il caso italiano, si tratta di un ragazzo che si era recato pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma. Essendo il quadro clinico risultato caratteristico, i medici hanno rapidamente identificato il virus con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. Attualmente è ricoverato in isolamento in discrete condizioni generali e sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti. L’Istituto Lazzaro Spallanzani, presso cui è sono avvenute le analisi, ha reso noto che ci sono altri due casi sospetti.
Per quanto riguarda gli altri stati europei, il Regno Unito ha segnalato nove casi attivi riferiti a cittadini per i quali non sono noti collegamenti con i paesi dove il virus è endemico. I quattro più recenti si sarebbero tutti contagiati a Londra. Casi anche in Portogallo, dove il vaiolo delle scimmie è stato riscontrato in cinque persone mentre venti sono sospettate di averlo contratto. Si tratta di persone concentrate nella regione di Lisbona e della Valle del Tago. La Spagna ha invece rilevato 23 casi sospetti tra cui non è stato sempre possibile identificare un legame epidemiologico, segno che esistono diverse catene di trasmissione del virus non identificate.
Vaiolo delle scimmie negli USA e in Canada
Quanto ai paesi extraeuropei, le autorità sanitarie del Massachusetts (USA) hanno confermato un caso di vaiolo delle scimmie in un uomo che ha viaggiato recentemente in Canada. Proprio in questo paese ci sarebbero almeno 13 soggetti che lo hanno preso. Al momento l’Oms non raccomanda comunque alcuna restrizione per i viaggi e gli scambi commerciali.