La terza dose di vaccino anti-Covid dovrebbe diventare disponibile a breve. Nelle scorse ore la Francia ha annunciato l’avvia della campagna per somministrare la nuova inoculazione ai pazienti fragili e anziani. Queste due categorie, infatti, che sono state le prime a ricevere le dosi tra marzo e aprile, avranno bisogno di un ulteriore richiamo per mantenere l’efficacia del farmaco nei mesi a venire.
Terza dose di vaccino: la posizione dell’Ema
Intanto l’Agenzia del farmaco europea, l’Ema, ha sottolineato come la terza dose debba necessariamente essere somministrata ai pazienti più deboli, mentre, al momento, non è urgente per la popolazione generale per la quale è sufficiente la copertura delle due dosi. In effetti, nonostante la variante Delta, i vaccini sembrano svolgere egregiamente il loro compito.
Terza dose di vaccini: la posizione italiana
Il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi ha ribadito come la Variante Delta sia particolarmente contagiosa e come questo debba essere tenuto in conto quando si deciderà come procedere con i vaccini. In primo luogo, perché bisogna stabilire quando avviare la profilassi anche nei pazienti al di sotto dei 12 anni, poi per capire meglio che cosa fare con i più fragili.
Terza dose di vaccini: gli studi di Moderna
Intanto, l’azienda Moderna, che produce il vaccino anti-Covid, ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà gli studi svolti sulla somministrazione della terza dose e sui risultati ottenuti. Lo farà alla Fda americana e all’Ema. A quanto si apprende, la dose di richiamo ha aumentato in maniera significativa la copertura.