Una sola dose di vaccino, possibilmente Pfizer, per i ragazzi di età compresa fra i 12 e i 17 anni. È questo il consiglio che un gruppo di esperti nel settore sanitario avrebbe formulato alle autorità di Hong Kong. Alla base di una simile istanza le numerose segnalazioni di reazioni indesiderate, infiammazioni cardiache in testa. A comunicare la notizia l’agenzia di stampa Reuters. Alla guida del comitato sanitario, il pofessor Lau Yu-Iung che all’emittente pubblica nazionale Rhtk ha spiegato come un simile effetto collaterale sia rintracciato in maniera sempre più frequente, ben oltre le iniziali aspettative.
Infiammazioni cardiache per i giovani tra i 12 e i 17 anni
Alla luce di ciò, aggiunge il professore, sarebbe opportuno ridurre a una sola la dose di vaccino per gli adolescenti, allo scopo di «ridurre notevolmente la possibilità di infiammazione al cuore». Dall’altra parte il dipartimento della salute di Hong Kong non ha ancora diffuso i dati sui casi di effetti collaterali tra i giovani siano stati effettivamente diagnosticati. Rthk, sostiene siano almeno trenta, da quando, nello scorso mese di giugno, sono cominciate le somministrazioni dagli over 12. E sebbene anche qui non ci siano al momento numeri ufficiali sulle dosi somministrate, di certo c’è che in quella fascia d’età è stato vaccinato il 50 per cento della popolazione.
Come procede la vaccinazione sui minori in Europa
L’idea di una sola dose, in realtà, non è una novità. Anche in Gran Bretagna i medici hanno raccomandato per i più piccoli la somministrazione singola, preferibilmente di Pifzer o Moderna. In Danimarca e Spagna oltre la metà della popolazione tra i 12 e i 19 anni è vaccinata con una sola dose, percentuale che in Francia tocca il 66 per cento. Si ferma al 52 la quota di quanti sono vaccinati invece con due dosi. Diversa la scelta adottata dalla Svezia. Qui i più piccoli vengono vaccinati in caso di presenza di altre patologie come malattie polmonari o asma grave.