Cinque sagre da non perdere questa estate

Stefania Romani
07/08/2022

Il raduno degli spazzacamini in Val Vigezzo, la sagra del Cappellaccio a Ferrara e della Pallotta in Molise, fino ai Madonnari di Curtatone e alla Discesa dei Candelieri di Sassari: cinque appuntamenti da non perdere questa estate. All'insegna di tradizioni e buon cibo.

Cinque sagre da non perdere questa estate

Affondano le radici nella cucina contadina, negli antichi lavori o nella fede nei santi a cui si chiedono aiuto e protezione. Sono le sagre che si tengono in Italia in piena estate, accompagnate spesso dal buon cibo. Tag43 ve ne propone cinque dal Piemonte alla Sardegna, passano per la Lombardia, le Marche e il Molise.

In Piemonte con gli spazzacamini

Rimanda a un mestiere antico, il Raduno internazionale dello spazzacamino, che si svolge in val Vigezzo, uno dei corridoi naturali tra la Val D’Ossola e il Canton Ticino. L’appuntamento piemontese richiama da tutto il mondo centinaia di spazzacamini. Dopo due anni di stop, il fitto programma della festa coinvolge i borghi di Santa Maria Maggiore, Malesco, Re, fra vie, piazze, ville e luoghi di culto. In calendario si alternano momenti musicali, la sfilata degli artigiani, la rievocazione storica della pulitura dei camini e la scoperta del territorio attraverso sentieri tematici. Dal 2 al 5 settembre (santamariamaggiore.info).

Cinque sagre da non perdere questa estate
Il Raduno degli spazzacamini a Santa Maria Maggiore (dal sito del Comune).

I Madonnari di Curtatone

È un evento fra sacro e profano, quello che ogni Ferragosto si ripete attorno al santuario intitolato a Santa Maria delle Grazie, a Curtatone, piccolo centro a una manciata di chilometri da Mantova. La chiesa, voluta dal duca Francesco Gonzaga come ex-voto, è un esempio di gotico lombardo ed è nota soprattutto per l’interno caratterizzato da un impalcato in legno rosso pompeiano con manichini in cartapesta, mani, occhi, seni in cera, immortalati da Bertolucci in Novecento. Dal soffitto pende invece un coccodrillo. Una vera e propria Wunderkammer. Nei giorni precedenti Ferragosto nel piazzale davanti al santuario si radunano i Madonnari, pittori di strada da tutti i continenti, che lavorano anche di notte per realizzare con i gessetti temi religiosi e non. E il tutto è accompagnato da un mercato storico e da una fiera (www.curtatone.it).

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Madonnari a Curtatone.

Alla scoperta del Caplaz ferrarese

Si colora di arancio San Carlo, abitato in provincia di Ferrara, per la Sagra della zucca e del cappellaccio ferrarese, che dall’11 al 21 agosto porta in tavola le specialità culinarie della zona. A cominciare proprio dai “Caplaz” di pasta fresca con un ripieno a base di zucca, parmigiano grattugiato, uova e un pizzico di noce moscata.  Vengono proposte anche varianti al tartufo oppure con le noci e il Marsala. Ma fra i primi che allietano le serate figurano anche lasagne e gnocchi, debitamente innaffiati da vini locali. La kermesse offre anche l’occasione per visitare la città con le sue meraviglie rinascimentali che vanno dal castello a Palazzo dei Diamanti a Palazzo Schifanoia, grazie a visite guidate, anche serali, organizzate dal consorzio Visit Ferrara (www.visitferrara.eu).

Cinque sagre da non perdere questa estate
Cappellacci alla zucca protagonisti a Ferrara.

Inno alla Pallotta molisana

Ha ormai raggiunto l’edizione numero 31 la Sagra della Pallotta, che viene riproposta a Castel del Giudice, fra i meleti dell’Alto Molise al confine con l’Abruzzo. La sera dell’11 agosto gli abitanti del paese preparano e mangiano le tradizionali polpette fatte con pecorino macinato, formaggio vaccino, pane raffermo grattugiato, uova, aglio e prezzemolo, rigorosamente tritati. Le Pallotte, rosolate in pentola con lo strutto, possono essere ripassate nella salsa di pomodoro o nel ragù di carne, per acquisire un sapore più intenso. E ogni festa elegge come “Pallottaro dell’anno” chi riesce a mangiare più polpette nella gara a tempo. Pro loco Castel del Giudice (www.comune.casteldelgiudice.is.it).

La Faradda dei candalieri di Sassari

Si richiama a un passato secolare la Faradda dei candelieri, che va in scena a Sassari il 14 agosto. Per la manifestazione, profondamente radicata nell’identità cittadina, 11 monumentali ceri votivi di legno sono portati in spalla per le vie del centro dai rispettivi Gremi, i discendenti delle antiche corporazioni di arti e mestieri, che sfilano in costume. Dopo un’accurata cerimonia di vestizione, i candelieri, che nel 2013 sono stati riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, da piazza Castello muovono verso la chiesa romanica di Santa Maria in Betlem, con una colonna sonora fatta di musica e incitamento da parte di sassaresi e turisti. La discesa è in onore alla Madonna che cinque secoli fa liberò Sassari da una grave pestilenza. (Per le date di altri appuntamenti www.sardegnainblog.it).

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