La pandemia di Coronavirus non è ancora finita, ma la voglia di vacanza vincerà su tutto, in estate: l’indice di propensione al viaggio torna infatti agli stesso livelli del periodo pre-Covid a 67 punti (su scala da 0 a 100) e 23 milioni di italiani tra i 18 e i 74 sono intenzionati a partire nei mesi più caldi dell’anno. È quanto emerge dall’Osservatorio Confturismo-Confcommercio nella rilevazione di fine aprile.

Vacanze estive 2022, in tanti viaggeranno last minute
Lo scenario resta però caratterizzato da una certa volatilità. Dei 23 milioni di italiani intenzionati a partire, solo il 40 per cento ha infatti già prenotato un viaggio. Per i restanti rimane al momento solo l’intenzione, che probabilmente si tradurrà in una prenotazione tardiva, se non addirittura last minute. Da un lato, quindi, ci sarà un ritorno a uno stile di vacanza all’insegna della libertà di scelta e di cambiare idea, dall’altro, permane una certa cautela da parte della domanda: ben 6 italiani su 10 si dichiarano preoccupati per le conseguenze dell’inflazione e del caro energia.

Vacanze estive 2022, aumenterà il raggio degli spostamenti
La metà più gettonata sarà il mare, seguito dalla montagna e dall’esperienza culturale, in città e luoghi d’arte, compresi i piccoli borghi di cui è ricca l’Italia. Nel 2022 aumenterà il raggio degli spostamenti, che di norma è indice di una maggiore propensione alla spesa: l’85 per cento degli italiani sceglierà mete nazionali, in 6 casi su 10 al di fuori della propria regione, mentre il restante 15 per cento ha intenzione di viaggiare all’estero. In due casi su tre, in Europa. Per la vacanza principale, quella di 7 giorni o più a destinazione, gli intervistati hanno dichiarato che spenderanno in media 1.080 euro. Per i break di durata inferiore, da 3 a 7 giorni, la spesa media supererà di poco i 600 euro. «Dopo due anni di profonda crisi, il turismo sta tornando ai livelli pre-Covid. Le prospettive per l’estate sono positive anche se guerra, inflazione e caro energia preoccupano ancora fortemente», ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. « Per questo, le nuove misure di sostegno sono fondamentali anche per le imprese del turismo che è il settore da cui davvero può ripartire tutto il nostro sistema economico».