Certo, i sapori dell’autunno hanno il loro perché. E se vi tenta il pensiero di scoprirlo, Tag43 ha selezionato cinque appuntamenti dedicati ai prodotti del territorio. Che vanno dalle castagne, magari innaffiate dal vino novello, ai funghi, dalle mele all’aceto balsamico. E fra i piatti tipici che meritano un assaggio, figura anche il tocco mediterraneo del cous cous che va in scena in un festival siciliano.
Cinque mete per assaporare l’autunno
1. Gourmand in Val d’Ega e i Törggelen all’Alpe di Siusi
Fra le vette delle Dolomiti parte la val d’Ega, legata a doppio filo a leggende di re e spiriti, che promette assaggi fra scorci da cartolina: le Settimane di specialità culinarie, in calendario dal 17 settembre al 3 ottobre puntano su funghi, erbe, frutti del bosco e selvaggina (www.eggental.com). Nell’Alpe di Siusi invece si ripete invece l’antico rito montanaro dell’andar per castagne, muovendosi da un maso all’altro, fra aromi, tinte e sapori dell’autunno. Il Törggelen rimanda al mondo contadino, con commercianti e coltivatori che si spostavano fra case e osterie per assaggiare il vino novello, abbinato alle caldarroste e ai salumi. Da inizio ottobre (www.seiseralm.it).
2. Alta Val Taro, paradiso dei fungaioli
Fra le mille tonalità calde di cui si colora l’Alta Val Taro, un fazzoletto di territorio parmense lambito da Liguria e Toscana, a farla da padrone, in tavola e fuori, è il fungo porcino. Gli appassionati possono provare Una giornata da fungaiolo, un’esperienza al seguito di una guida esperta nella riserva privata Bosco facile, o partecipare a due fiere: la prima si svolge a Borgotaro, con musica, degustazioni, area street food, cooking show (l’11 e 12 e il 18 e 19 settembre); la seconda, ad Albareto, il 2 e 3 ottobre, oltre agli assaggi prevede convegni e un mercato con prodotti autunnali e artigianato locale (www.turismovaltaro.it).

3. Andar per acetaie a Modena
Con Acetaie aperte, a Modena e dintorni, domenica 26 settembre aprono le porte ai visitatori i luoghi in cui nasce l’Oro nero dell’Emilia, che da generazioni viene dato “in dote” ai figli in botti antiche. Con degustazioni, assaggi, visite guidate, appuntamenti organizzati dai due consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si possono scoprire i segreti di un’attività secolare, come la produzione del balsamico, la cui filiera coinvolge anche bottai, restauratori, assaggiatori. A due passi da scrigni come la casa natale di Enzo Ferrari e quella di Luciano Pavarotti, ci sono acetaie con annesso ristorante e altre nelle quali soggiornare e fare shopping (www.acetaieaperte.com).

4. Alla scoperta delle mele in Molise
In un borgo dell’alto Molise, al confine con l’Abruzzo, torna la Festa della mela. Che nella quarta edizione celebra a Castel del Giudice, in provincia di Isernia, un frutto rappresentativo del territorio con laboratori del gusto, visite guidate, musica all’aperto e un mercato nel quale si danno appuntamento produttori biologici e artigiani. Le chicche? Le esperienze a contatto con le api, l’itinerario nel Giardino delle mele antiche e nel birrificio agricolo, le escursioni in e-bike, per scoprire le varietà che crescono nell’azienda Melise, le patate viola, i vigneti, la birra locale. Il 9 e 10 ottobre (www.biomelise.it).

5. Il gusto mediterraneo al cous cous fest di San Vito Lo Capo
San Vito Lo Capo, in un angolo nordoccidentale della Sicilia, che vanta spiagge bianchissime, circuiti archeologici, testimonianze normanne, grotte e tonnare, ripropone il Cous cous fest, dedicato alle varianti di un piatto diffuso in tutto il bacino mediterraneo, che lo scorso dicembre è stato riconosciuto come Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Alla sfida in cucina fra Paesi in gara in un campionato mondiale si aggiungono incontri, manifestazioni e appuntamenti musicali sparsi nel centro trapanese, che punta dal ’98 a una kermesse capace di aggregare attorno al cous cous popoli, storie, culture, tradizioni diverse. Dal 17 al 26 settembre (www.couscousfest.it).
