Secondo un sondaggio (in realtà un po’ di parte) realizzato da un famoso sito di prenotazioni di alberghi online, dopo la pandemia la voglia di viaggiare è superiore a quella di innamorarsi. In fondo, direbbe un vero viaggiatore, scoprire nuovi orizzonti un po’ come vivere un colpo di fulmine. Quest’estate però non sarà ancora la stagione del “liberi tutti”, la diffusione di varianti e i possibili lockdown consigliano anche quest’anno viaggi in luoghi vicini. Perché quindi non riscoprire, come molti di noi hanno fatto nel 2020, il nostro Paese?
E poiché in valigia non dovrebbe mai mancare un buon libro, si può anche cercare, da Nord a Sud, di vivere i luoghi accompagnati dall’opera di uno scrittore che li ha narrati. Non c’è angolo d’Italia che non sia stato raccontato da un autore, che non sia entrato nelle pagine di un libro come scena di un delitto da risolvere o di un mistero, sottofondo di un’avventura o di una storia d’amore, palcoscenico di una saga storica o familiare. Le possibili playlist letterarie sono infinite: tra grandi classici da rileggere, novità o titoli da scoprire. In questa prima puntata andiamo alla scoperta del Nord Italia: dalle Alpi fino all’Emilia-Romagna.
La Valle d’Aosta vissuta dai forestieri Schiavone ed Ettore
Iniziamo questo viaggio letterario dal profondo Nord. La Valle d’Aosta è lo scenario delle avventure del vicequestore Rocco Schiavone, il romanissimo investigatore in esilio, suo malgrado, tra le montagne creato dalla fantasia di Antonio Manzini per una fortunata serie di romanzi editi da Sellerio. Le avventure del poliziotto, che in televisione ha il volto dell’attore Marco Giallini, hanno avuto inizio su una pista da sci di Champoluc, scena del delitto del primo romanzo della serie Pista Nera del 2013.

La mole del Monte Bianco è invece al centro del recente Fronte di scavo (Einaudi) libro del 2020 della scrittrice milanese Sara Loffredi. La montagna non è solo meta di escursioni e avventure, qui diventa una sfida tra uomo e natura, un traguardo umano e industriale visto che la vicenda del protagonista Ettore, anch’egli “forestiero”, si svolge nel contesto della grande impresa che portò alla realizzazione del traforo inaugurato nel 1965.
Torino alla riscoperta di Fruttero e Lucentini
Scendendo a sud si trova una delle città italiane più amate dalla letteratura, Torino. Teatro di classici come Cuore di De Amicis o Lessico Famigliare di Natalia Ginzburg o di più recenti bestseller come La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano. Ma vale la pena riviverla in un capostipite del giallo italiano, La donna della domenica opera del 72 che consacrò il successo del sodalizio letterario tra Carlo Fruttero e Franco Lucentini: una galleria indimenticabile di personaggi della borghesia piemontese che fa da sfondo a un delitto eccellente in cui un proverbio locale sarà una delle chiavi per risolvere l’indagine.

Chiamala col suo nome: Liguria
Scendendo verso il mare, la riviera ligure deve soprattutto ricevere giustizia per un grande torto culturale che ha subito. Il successo del film Chiamami col tuo nome diretto da Luca Guadagnino e ambientato in Lombardia, ha fatto dimenticare che l’omonimo libro da cui è tratto, scritto dall’autore di origine eigiziana André Aciman e pubblicato da Guanda nel 2008, era ambientato sulla riviera di Levante. L’amicizia amorosa tra Elio e Oliver, che sul grande schermo ha commosso tutto il mondo, è stata ispirata allo scrittore, che ha vissuto a lungo in Italia, da un passeggiata a Nervi negli Anni 80. Un ricordo poi riemerso quando ha iniziato a scrivere il romanzo.

Un giallo nella Milano di Leonardo e la Mantova di Rodari
La Lombardia, terra del Manzoni, è stata spesso narrata dal punto di vista della sua capitale, Milano, scenario ideale soprattutto di autori appassionati di noir e trame delittuose. Curiosa la scelta del toscano Marco Malvaldi di scegliere come detective Leonardo Da Vinci ne La misura dell’uomo (Giunti, 2018). Il genio del Rinascimento è chiamato a risolvere un delitto alla corte di Ludovico il Moro. Ma la capitale letteraria lombarda è Mantova, sede del più importante festival italiano di letteratura, città reinventata dal genio di Gianni Rodari nel classico per l’infanzia I nani di Mantova.
Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, atmosfere di confine
Il Trentino Alto Adige è terra di turismo dove si respira la memoria della Grande Guerra, luogo di contrasti culturali e di ferite da risanare. Tutti elementi che compaiono nel fortunato esordio narrativo di Francesca Melandri Eva Dorme (Mondatori, 2010). Il Friuli Venezia Giulia vive la suggestione di un territorio di confine a lungo conteso. Trieste è una città indissolubilmente legata a James Joyce e Italo Svevo, ma merita di essere riscoperto Il Mio Carso unica opera del 1912 di Scipio Slataper riedito di recente da BUR: romanzo e autobiografia, specchio di una generazione idealista e ambiziosa che cercava se stessa e fu spezzata dalla guerra di trincea. Le montagne di Carnia, in Friuli sono invece lo sfondo di Te lo giuro sul cielo (Chiarelettere, 2018) un romanzo di ricordi firmato dal cantautore, e ora scrittore, Luigi Maieron, definito il De André friulano.

Un tuffo nella Venezia dei Dogi
Se si dice Veneto e Venezia viene subito in mente l’allegria di Goldoni, ma anche l’ambientazione decadente raccontata da Thomas Mann. Il settecento, l’epoca d’oro della Serenissima rivive anche nel romanzo storico del 2008 L’amante del Doge di Carla Maria Russo (Piemme) ispirato alla vita della poetessa patrizia veneziana Caterina Dolfin Tron.

Sognare la Rimini di Tondelli
L’estate italiana però si consuma anche sulla riviera romagnola. Ne Gli occhiali d’oro di Giorgio Bassani Riccione è la meta di villeggiatura di una famiglia borghese ebraica della Ferrara degli Anni 30 che vive l’ultima estate serena prima dell’incubo delle leggi razziali. In Rimini, romanzo del 1985 di Pier Vittorio Tondelli, la città di Fellini non è più il paese di Amarcord, ma la focosa, edonistica, dinamica capitale del divertimento estivo degli italiani, specchio di un paese e luogo dove tutto può accadere.