Ogni anno il 5 novembre torna in mente il celebre incipit del film del 2005 campione d’incassi V per vendetta. «Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della Congiura delle Polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l’uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese».
V per Vendetta ricorda la Congiura delle Polveri
A parlare è il fantomatico protagonista di V per Vendetta, che cela la sua identità dietro la maschera dalle fattezze del volto proprio di Guy Fawkes una delle menti che, il 5 novembre 1605, ha organizzato il complotto conosciuto come Congiura delle Polveri. L’insurrezione aveva come scopo l’uccisione del re Giacomo I d’Inghilterra e del suo governo in un modo piuttosto spettacolare. Il piano prevedeva infatti di far esplodere il Parlamento inglese, usando una carica esplosiva che sarebbe stata fatta detonare nel pieno centro di Londra.
Il complotto era stato progettato da un gruppo di cattolici inglesi guidati da Robert Catesby, e di cui faceva parte anche Guy Fawkes. Il piano, però, fallì a causa di un’imprevista fuga di notizie che fece arrivare al re una lettera dove venivano svelate le intenzioni dei complottisti. Il sovrano attese la notte del 4 novembre per far sventare la congiura: Fawkes, venne sorpreso in possesso di ben 36 barili di polvere da sparo. L’uomo fu arrestato e torturato mentre gli altri congiurati vennerto impiccati.
Il volto di Guy Fawkes sulla maschera di V per Vendetta
Proprio questi fatti hanno ispirato V per Vendetta, la grafic novel degli Anni ’80, scritta da Alan Moore e illustrata da David Lloyd, poi tradotta in film nel 2005. Il film porta sul grande schermo la storia di una società distopica, devastata da guerre e lotte intestine. In questo scenario post-apocalittico, emerge un partito totalitario che, attraverso l’oppressione e il controllo centralizzato, si ripromette di ristabilire l’ordine. Il partito si ispira agli eventi del 1605 e le maschere riproducono il volto di Guy Fawkes colui che aveva osato sfidare il re in persona. Le sue fattezze, poi, sono uscite dal grande schermo e la maschera è diventata simbolo stesso di lotta all’oppressione. Oggi, durante le manifestazioni, viene indossata nelle piazze da tutti coloro che in qualche maniera lottano contro il potere costituito.