Dagli Stati Uniti rimbalza la notizia che non ci si aspettava: Joe Biden tramite la Cia avrebbe offerto alla Russia il 20 per cento del territorio ucraino in cambio della fine delle ostilità. A scriverlo è Newsweek che ha citato come fonte il quotidiano svizzero-tedesco Nzz. A manovrare l’operazione sarebbe formalmente William Burns. Si tratta del capo della Cia, la celebre Central Intelligence Agency, che avrebbe portato avanti l’elaborato piano di pace per conto del presidente degli Stati Uniti in persona. E l’offerta sarebbe stata recapitata al leader russo Vladimir Putin a metà gennaio.

La proposta degli Usa: rifiutano sia Mosca sia Kyiv
Il piano di Burns sarebbe stato discusso da alcuni politici tedeschi, di fatto diventati la fonte dell’inchiesta di Nzz. Gli Usa avrebbero offerto alla Russia un quinto dell’intero territorio ucraino, pari in linea di massima alla regione orientale del Donbass. In cambio chiedevano a Putin la fine delle ostilità, a quasi un anno dall’inizio dell’invasione russa. Messaggio ricevuto e rispedito al mittente: il no è arrivato sia da Mosca sia da Kyiv. L’Ucraina, infatti, ha affermato che «non è disposta a dividere il proprio territorio» mentre i funzionari russi, per conto del presidente Putin, hanno risposto di essere certi che «a lungo termine vinceranno comunque la guerra».

Gli Usa preparano aiuti per 2 miliardi di dollari
E intanto la guerra prosegue. Gli Stati Uniti stanno predisponendo un nuovo imponente piano di aiuti da oltre 2 miliardi di dollari. All’interno la novità sarebbero i razzi GLSDB, i Ground launched small diameter bombs. Si tratta di missili a guida Gps che vengono utilizzati in tutte le condizioni atmosferiche e anche contro i blindati, con una gittata fino a 150 chilometri, quasi il doppio degli Himars. In questo modo Kyiv riuscirebbe a coprire quasi tutto il territorio ucraino, Crimea compresa. Gli Usa finora hanno fornito armi all’Ucraina per complessivi 27 miliardi.