Il governo del Texas ha deciso di far scendere in campo la Guardia Nazionale per impedire ai migranti di raggiungere El Paso. Le autorità si sono posizionato lungo il Rio Grande e bloccano chiunque cerchi di raggiungere uno dei centri di accoglienza, tutti stracolmi di persone, o il territorio americano. L’ordine di Greg Abbott, governatore repubblicano, si è tradotto in oltre 500 militari, attualmente schierati lungo il canale che divide El Paso da Ciudad Juarez, uno dei punti maggiormente utilizzati dai migranti per attraversare e chiedere asilo al governo americano.

L’obiettivo è «impedire lo sconfinamento illegale in Texas»
Alla Guardia Nazionale è stato ordinato di far dirigere i migranti verso i varchi ufficiali tra Messico e Stati Uniti. Attualmente, però, questi sono chiusi a causa del Title 42, la norma di Donald Trump varata all’inizio della pandemia e confermata poi da Joe Biden. La scadenza della misura era fissata proprio per oggi, ma è stata bloccata dalla Corte Suprema che ha accolto il ricorso di 19 Stati repubblicani. Adesso sta a Biden, ma intanto nel comunicato si legge che «l’obiettivo primario della Guardia Nazionale è impedire lo sconfinamento illegale in Texas» e che bisognerà «indirizzare i migranti verso i punti di ingresso designati».
Abbott: «Molti migranti rischiano di morire congelati per strada»
Il governatore Abbott ha inviato al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, una lettera parlando di una «catastrofe annunciata». Nella missiva ha spiegato perché bisogna, secondo lui, fermare l’arrivo dei migranti in Texas: «Queste comunità non hanno gli strumenti per affrontare il compito dato loro dal governo federale, accogliere migliaia di migranti che entrano nel nostro Paese ogni giorno. Con le temperature pericolosamente in discesa nell’area, molti di questi migranti rischiano di morire congelati nelle strade cittadine. La necessità di affrontare questa crisi non è un compito degli stati frontalieri come il Texas».
