Smart working, gli Usa incentivano il ritorno in ufficio con pasti gratis, dog sitting e rimborsi
C'è chi regala abbonamenti per i treni e chi barattoli di gelato, Google prepara gli scooter, Starbucks rimborsa le spese di studio: il ritorno in ufficio rischia di essere una tragedia per le grandi aziende. Il 64 per cento dei lavoratori non vuole lasciare il lavoro in remoto, tanto che cambierebbe impiego pur di non tornare in ufficio.
Gli Stati Uniti fanno i conti con il ritorno in ufficio di centinaia di migliaia di lavoratori. Sembrerebbe qualcosa di semplice ma in realtà non è così. Secondo studi e sondaggi vari, mentre il 60 per cento dei manager ritiene necessario l’addio allo smart working entro fine anno, le indagini demoscopiche di Adp Research Institute parlano del rifiuto da parte dei dipendenti. Il 64 per cento di loro, infatti, sarebbe intenzionato a cambiare impiego qualora non fosse permesso loro di continuare a lavorare da remoto. Un problema per le aziende, soprattutto perché il tasso di disoccupazione è ai minimi storici e allo stesso tempo sono pochi i talenti specializzati in giro per il Paese. Così non resta che provare a incentivare il rientro.

Gli incentivi per tornare in ufficio: dai pasti gratis al dog sitting
Aziende come Starbucks offrono il rimborso integrale delle spese di studio ai baristi iscritti ai corsi online della Arizona State University. Altre permettono ai dipendenti di cucinare il cibo per la famiglia in ufficio. Sono molti gli incentivi e le tecniche che le aziende, piccole, medie e grandi, stanno mettendo sul piatto per convincere i propri lavoratori a tornare in presenza, lasciando lo smart working da parte. C’è chi offre pasti gratis e chi mette a disposizione le cucine, chi il rimborso per massaggi, fitness center o ambulatori vari. Tra le tecniche più usate c’è l’aiuto per il dog sitting, a causa dell’alto numero di cani e gatti adottati in pandemia, che ora rischiano di restare soli in casa.
Google offre gli scooter, Ben & Jerry barattoli di gelato
Un altro aspetto è legato alla mobilità. Molte aziende hanno deciso di rimborsare treni, bus e parcheggi. C’è poi chi, come Google, offre addirittura degli scooter ai propri dipendenti. Resta il cibo, però, il piatto forte. Pasti gratis, prodotti freschi come frutta e verdura, cucine in azienda per portare la cena a casa senza doversi fermare al ritorno. Alcune società sfociano in soluzioni fantasiose, come nel caso di Ben & Jerry. L’azienda produce gelati, quindi quale miglior premio se non tre barattoli di gelato ai dipendenti che vanno ogni giorno al lavoro?
