Negli Usa in tanti si interrogano sulle origini dell’oggetto volante non identificato sui cieli dell’Alaska, abbattuto ieri su ordine specifico del presidente statunitense Joe Biden. Sembra che sia stata scongiurata l’ipotesi legata a un nuovo pallone spia cinese, ma è la Bbc a svelare la ricostruzione più particolare. Secondo quanto rivelato dai media, l’esercito americano non ha alcuna idea del come potessero restare in aria, a 20 mila piedi d’altitudine, circa 6.100 metri. E a quanto pare, un comandante avrebbe rivelato che non è esclusa nemmeno la pista legata agli extraterrestri.

Abbattuta una struttura ottagonale
Il comandante militare parla di una «struttura ottagonale» abbattuta sul lago Huron nel Michigan, della quale però non si conoscono i dettagli. Forse si trattava di un «tipo di pallone gassoso» o di un oggetto alimentato con un «qualche tipo di sistema di propulsione». Ma secondo quanto dichiarato, non viene esclusa nemmeno la pista aliena. L’oggetto, abbattuto con un missile lanciato da un F-16, non è stato ancora recuperato e studiato. Il generale Glen VanHerck però ha specificato che non ci fosse alcuna reale minaccia: «Non li classificherò come palloncini. Li chiamiamo oggetti per un motivo. Quello che stiamo vedendo sono oggetti molto, molto piccoli che producono una sezione radar molto, molto bassa. Lascerò che la comunità dell’intelligence e la comunità del controspionaggio indaghino e capiscono. Non ho escluso nulla a questo punto».
Il 4 febbraio abbattuto un pallone spia cinese
Diversa la vicenda legata al pallone spia cinese abbattuto il 4 febbraio al largo della costa della Carolina del Sud. Quest’oggetto ha sorvolato gli Usa per giorni prima di essere intercettato e secondo i funzionari americani avrebbe monitorato tutto il territorio statunitense per inviare dati a Pechino. La differenza con gli oggetti sul lago Huron e in Alaska, però, sta nelle dimensioni. Quest’ultimi sarebbero stati «molto più piccoli dei palloni spia cinesi e non li caratterizzeremo in modo definitivo fino a quando non saremo in grado di recuperare i detriti», secondo quanto spiegato da un portavoce della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.
