Oltre 3.500 voli in tutti gli Stati Uniti sono stati annullati o presentano gravi ritardi tra decolli e atterraggi. Secondo quanto comunicato dalla Federal Aviation Administration, un guasto informatico ha mandato ko l’intero sistema, tanto da bloccare praticamente tutti i voli. La Faa, che gestisce i velivoli sui cieli americani, ha spiegato su Twitter che «sta lavorando per ripristinare il sistema di notifica delle missioni aeree». La Federal Aviation Administration continua: «Stiamo eseguendo i controlli finali di convalida e ripopolando il sistema. Sono interessate le operazioni in tutto il sistema dello spazio aereo nazionale. Forniremo aggiornamenti frequenti man mano che faremo progressi».
The FAA is working to restore its Notice to Air Missions System. We are performing final validation checks and reloading the system now.
Operations across the National Airspace System are affected.
We will provide frequent updates as we make progress.
— The FAA ✈️ (@FAANews) January 11, 2023
La Casa Bianca smentisce l’attacco informatico
Le prime indiscrezioni parlavano di attacco informatico ricevuto dal sistema della Faa. La notizia è stata subito smentita anche dalla Casa Bianca, intervenuta con la portavoce Karine Jean-Pierre. La donna ha spiegato che il presidente Joe Biden «è stato informato stamattina dal segretario ai Trasporti al guasto al sistema della Federal Aviation Administration. In questo momento non ci sono evidenze di un cyberattacco, ma il presidente ha dato istruzioni al dipartimento dei Trasporti per una piena indagine sulle cause. La Faa fornirà regolari aggiornamenti».

Biden: «Aerei atterrano in sicurezza ma non possono decollare»
E sulla vicenda è poi intervenuto anche lo stesso Joe Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha risposto alle domande dei giornalisti e ha parlato dell’incontro avuto con il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg: «Ho appena parlato con Buttigieg, ancora non sanno le cause, ho chiesto di riferire direttamente a me non appena lo scopriranno. Gli aerei possono ancora atterrare in sicurezza, ma non possono decollare. Non si sa quale sia la causa, ma si aspettano che in un paio d’ore potranno avere un’idea più chiara di quello che l’ha provocato e noi allora potremo fornire risposte».
