La ripresa post Covid perché sia equa tra tutti i Paesi dell’Ue deve essere preceduta da una riforma fiscale globale. Ne é convinta la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen che, a margine di una conferenza stampa sul G20 ha dichiarato: «Il G20 dovrà trovare un’intesa su una riforma fiscale globale».
Von der Leyen vuole una riforma fiscle globale
Von der Leyen ha poi aggiunto: «Dobbiamo porre attenzione sulla giustizia e credo che questo è quello che fa la tassa minima globale. Siamo pronti a implementarla velocemente. Entro la fine di quest’anno faremo già una proposta», ha aggiunto.
La presidente è poi entrata nel merito della campagna vaccinale che in questo momento è prioritaria per uscire dalla crisi generata dalla pandemia evitando nuovi lockdown. «Dal punto di vista della pandemia» ha spiegato «l’obiettivo principale è l’impegno del G20 a raggiungere il target del 70 per cento della popolazione vaccinata nel mondo. L’Unione Europea, in questo senso, ha mantenuto la sua promessa: almeno una dose su due di quelle prodotte in Europa sono e saranno esportate nel mondo. E il prossimo anno ci aspettiamo più di 3,5 miliardi di dosi di vaccini prodotte in Ue, la cui maggioranza sarà esportata», ha aggiunto.
Von der Leyen, i vaccini vanno distribuiti ai paesi poveri
La priorità della distribuzione dei vaccini nelle zone povere del mondo è stato affrontato da più parti politiche nelle ultime settimane e anche von der Leyen è entrata nel merito: «Uno dei nostri obiettivi è vaccinare il mondo, facilitando la capacità dei Paesi in via di sviluppo. Abbiamo speso più di un miliardo in Africa per questo. Vogliamo portare la tecnologia Rna al continente africano.
Con Senegal Ruanda e Sudafrica abbiamo fatto buoni progressi. Ora ci impegneremo nella cooperazione con Ghana, Egitto, Marocco, Kenya. Sosteniamo in pieno l’obiettivo dei Paesi africani, che è quello di diventare più indipendenti nella produzione dei vaccini arrivando alla produzione del 60 per cento nel 2024, mentre ora è solo l’1 per cento»