Ursula von der Leyen apre all’obbligo vaccinale in tutta l’Unione Europea. La presidente della Commissione europea, durante una conferenza stampa a Bruxelles, ha dichiarato della possibilità, da parte dei paesi Ue, di discutere la normativa. Il vaccino obbligatorio contro il Covid 19 attualmente è previsto soltanto in Austria dal prossimo febbraio e altre multe ai no vax over 60 sono previste in Grecia. Ursula von der Leyen ha ricordato che ci sono ancora 150 milioni di individui che non hanno ricevuto alcun vaccino. La presidente ha anche premesso che imporre l’obbligo resta «assoluta competenza degli Stati membri. Su questo non spetta a me dare alcuna raccomandazione».
Vaccini: la posizione di Ursula von der Leyen
«Se mi chiedete qual è la mia posizione personale, due o tre anni fa non avrei mai pensato di vedere quello cui assistiamo ora», continua Ursula von der Leyen. «Abbiamo una pandemia orribile, abbiamo vaccini che salvano la vita, ma non vengono usati in modo adeguato dappertutto. Pertanto, questo è un enorme costo sanitario. Se guardiamo ai numeri, abbiamo ora il 77% degli adulti vaccinati nell’Ue, e se prendiamo la popolazione totale è il 66%, il che significa che un terzo della popolazione europea non è vaccinata. Sono 150 mln di persone: sono tante». La presidente della Commissione europea ha parlato anche di chi non può essere vaccinato, come «i bambini molto piccoli, per esempio, o le persone in condizioni di salute particolari», affermando che anche per loro bisogna incoraggiare chi può vaccinarsi a farlo.
Vaccini e variante Omicron
Ursula von der Leyen ha parlato anche di variante Omicron. «Nel caso in cui vedessimo che la variante Omicron del Sars-CoV-2 non risponde pienamente alla vaccinazione, abbiamo misure precauzionali in vigore. Gli scienziati ci stanno già lavorando», ha affermato. Circa 100 i giorni che secondo gli scienziati, ha spiegato la presidente, servono per adattare un vaccino.