L’Ue ha finalizzato l’accordo per fornire all’Ucraina 2 miliardi di euro di munizioni, allo scopo di rafforzare le sue difese contro l’invasione della Russia. «Spero che i ministri, tutti, si impegnino in una discussione finale e concordino su una decisione molto importante», aveva detto Josep Borrell, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, arrivando al consiglio Esteri-Difesa. Due settimane fa circa aveva dichiarato: «Il piano si basa su tre binari: un miliardo per fornire armi e ricostituire le scorte, un miliardo per nuovi acquisti, un piano a lungo termine per l’industria della difesa». L’ok politico è arrivato, per i dettagli si continuerà a discutere in altri gruppi di lavoro.

L’acquisto congiunto di razzi di artiglieria
L’accordo discusso dai ministri degli esteri e della difesa dell’Ue si basa su tre pilastri. Il primo è un piano da un miliardo di euro per l’acquisto congiunto di munizioni: faciliterà le contrattazioni con le aziende produttrici, abbassando costi e velocizzando il processo. Proposto per la prima volta dall’Estonia e ispirato dall’acquisto congiunto di vaccini Covid, segna un momento significativo per l’Ue, che ha un’esperienza limitata nell’acquisto appunto congiunto di forniture militari. Il denaro verrà utilizzato per acquistare un tipo specifico di munizioni, ovvero razzi di artiglieria da 150 mm, che ancora non sono nella disponibilità dei Paesi dell’Unione.

La fornitura e i soldi per rifornire le scorte
I rappresentanti dei Paesi membri stanno anche discutendo una proposta separata, anch’essa da un miliardo di euro, per rimborsare gli Stati dell’Unione che forniscono munizioni all’Ucraina: ciò avverrà tramite lo Strumento europeo per la pace, fondo creato nel 2021 per rafforzare la sicurezza e che a tal fine finanzia (anche) le operazioni militari in Paesi terzi. In parole povere, gli Stati dell’Ue attingeranno per le forniture di armi dai propri magazzini, venendo poi ripagati con i soldi del fondo. Questo consentirà di accelerare la fornitura degli armamenti di cui ha bisogno l’Ucraina, caldamente sollecitati dal governo di Kyiv. Dall’invasione russa, l’Ue tramite l’EPF (European Peace Facility) ha già stanziato per l’Ucraina 3,6 miliardi, di cui 450 milioni soltanto per pagare le munizioni.
La soddisfazione del ministro ucraino Kuleba
A sottolineare l’urgenza è stato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, intervenuto al Consiglio Affari esteri dell’Ue. «La necessità più prioritaria è quella delle munizioni per l’artiglieria. Non si tratta solo di quantità, ma anche di velocità di approvvigionamento: prima avremo il maggior numero possibile di proiettili, più vite saranno salvate».
More artillery ammunition for Ukraine as fast as possible. This was the main focus of today’s EU Foreign Affairs Council. I anticipate the swift adoption of big decisions which will bolster Ukraine’s capabilities on the battlefield. pic.twitter.com/oQpIZDa3EJ
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 20, 2023
Kyiv ha bisogno di 350 mila proiettili al mese
Secondo le stime Ue, negli ultimi mesi le forze russe hanno sparato tra i 20 mila e i 50 mila colpi di artiglieria al giorno, mentre l’esercito ucraino si è limitato a un massimo di 7 mila. Le forze armate ucraine, rileva un documento interno citato dal Guardian, stanno utilizzando i proiettili di artiglieria più velocemente di quanto i partner dell’Ucraina li stiano al momento fornendo. Kyiv ha dichiarato di avere necessità di 350 mila proiettili al mese per far fronte all’assalto di Mosca e consentire alle proprie truppe di lanciare nuove controffensive nel corso dell’anno. La misura di assistenza proposta darà quindi un contributo importante per permettere di controbilanciare la potenza di combattimento delle forze russe. Gli Stati membri, aveva precisato Borrell arrivando a Bruxelles, saranno liberi di agire da soli in caso di non adesione al regime comune di acquisto dell’Ue. L’importante, ha sottolineato, è che la fornitura di munizioni sia «rapida, economica e nelle quantità necessarie». L’Ue, ha aggiunto l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, fornirà all’Ucraina munizioni per armi sia di era sovietica che post sovietica. Quanto all’implementazione della capacità produttiva dell’industria bellica, guerra in Ucraina o meno, rientra anch’essa nei piani dell’Ue.