Una boccata di ossigeno per il settore turistico italiano. La Commissione europea ha, infatti, approvato lo schema da 200 milioni di euro a sostegno delle imprese attive nel settore turistico-ricettivo colpite dall’epidemia Covid.
I numeri della crisi del turismo in Italia
Federalberghi ricorda che a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, nel 2020 sono andate perse 228 milioni di presenze (-52,3% rispetto al 2019), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari al 54,9%.
Nei primi otto mesi del 2021 le presenze totali sono state 123 milioni in meno rispetto a quelle dello stesso periodo del 2019 (-37,3%).
Ad agosto 2021 nel comparto ricettivo sono andati persi circa 24 mila posti di lavoro temporanei. Nonostante il blocco dei licenziamenti, nel 2020 sono spariti quasi 20 mila occupati a tempo indeterminato.
A chi spettano i 200 milioni dell’UE
La misura europea è stata approvata nell’ambito del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e l’importo per beneficiario sarà calcolato in base al suo fatturato nel 2019 e su base forfettaria. Lo scopo della misura è mitigare le improvvise carenze di liquidità che queste aziende stanno affrontando a causa dell’epidemia e delle misure restrittive che il governo italiano ha dovuto attuare.
La Commissione ha riscontrato che il regime è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, l’aiuto non supererà 1,8 milioni di euro per beneficiario. La sovvenzione sarà concessa entro il 31 dicembre 2021.
Garavaglia: «bene gli aiuti dall’UE»
Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha espresso apprezzamento per la decisione della Commissione europea di derogare al regime degli aiuti di Stato e di autorizzare l’utilizzo di 200 milioni di euro a sostegno della liquidità delle imprese recettive colpite dalla pandemia. La richiesta di deroga era stata avanzata a Bruxelles dal ministero del Turismo a metà agosto.
«La Commissione ha condiviso con il governo italiano» ha osservato il ministro «l’urgenza di intervenire a favore delle strutture alberghiere, finora escluse da interventi diretti. Un chiaro segno di responsabilità che il ministero del Turismo aveva anticipato con un proprio decreto a ridosso di Ferragosto». Il sostegno autorizzato dalla Commissione Ue rientra fra quelli previsti dal Temporary Framework e prevede aiuti diretti fino ad un massimo di 1,8 milioni per operatore.