Unicredit, ridotta di 2 miliardi l’esposizione verso la Russia

Redazione
06/05/2022

Archiviato il primo trimestre in utile per 247 milioni: un risultato sotto le attese degli analisti, che si aspettavano 413 milioni.

Unicredit, ridotta di 2 miliardi l’esposizione verso la Russia

Unicredit ha scelto la via della prudenza per gestire il caos legato alla guerra in Ucraina: l’istituto bancario ha tagliato di due miliardi di euro esposizione verso la Russia, grazie a operazioni di swap con controparti non soggette a sanzioni. Unicredit, che è la 14esima banca nel Paese guidato da Vladimir Putin, archivia il primo trimestre in utile per 247 milioni (in calo del 72,2 per cento rispetto allo scorso anno), dopo aver effettuato svalutazioni prudenziali su crediti per 1,3 miliardi: un risultato sotto le attese degli analisti, che si aspettavano 413 milioni, e crollato rispetto al 2020 chiuso in utile per 887 milioni.

Unicredit, ridotta di 2 miliardi l’esposizione verso la Russia. Archiviato il primo trimestre in utile per 247 milioni.
Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit.

Unicredit, il commento dell’amministratore delegato Orcel

«I primi mesi del 2022 sono stati contraddistinti da un’estrema incertezza geopolitica e macroeconomica», ha dichiarato l’amministratore delegato Andrea Orcel. «Siamo fiduciosi riguardo le nostre capacità di realizzare il Piano Strategico 2022-24 e di continuare a supportare le nostre comunità, i nostri clienti e il sistema finanziario durante questo periodo turbolento». L’ad di Unicredit ha poi aggiunto che secondo «valutazioni più recenti nello scenario più estremo la perdita sulla Russia è di 5,2 miliardi» e che lo scambio di asset con controparti russe è sempre più complicato, in quanto sono sempre di più quelle colpite da sanzioni.

Unicredit, ridotta di 2 miliardi l’esposizione verso la Russia. Archiviato il primo trimestre in utile per 247 milioni.
Unicredit, ridotta di 2 miliardi l’esposizione verso la Russia (MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Unicredit, utile netto di 1,2 miliardi di euro senza l’impatto della Russia 

Escludendo l’impatto della Russia, l’utile netto sarebbe stato di 1,2 miliardi di euro (+37,8 per cento), con una generazione organica di capitale di 44 punti base, ricavi netti a 4,7 miliardi e rapporto costi/ricavi al 47,8 per cento. Unicredit ha confermato poi il riacquisto di azioni proprie del 2021 per 1,6 miliardi, sui 2,6 miliardi approvati dall’assemblea lo scorso 8 aprile. Il gruppo si dice convinto di riuscire a distribuire anche la restante parte di 1 miliardo, subordinata alla performance della Russia. La scelta di Unicredit è stata premiata dalla borsa, dove ieri il titolo della banca guidata da Andrea Orcel ha strappato un rialzo del 2,08 per cento a 8,58 euro.