Unicef lancia l’allarme per la crisi in Africa. Mohamed Fall, direttore regionale dell’Unicef per l’Africa orientale e meridionale ha parlato di una situazione drammatica per il continente.

La crisi in Africa e l’allarme dell’Unicef
«La crisi nel Corno d’Africa è stata devastante per i bambini», ha detto Mohamed Fall, direttore regionale dell’Unicef per l’Africa orientale e meridionale. Inoltre ha spiegato: «Negli ultimi tre anni, le comunità sono state costrette a ricorrere a misure estreme per sopravvivere, con milioni di bambini e famiglie che hanno lasciato le loro case per pura disperazione alla ricerca di cibo e acqua. Questa crisi ha privato i bambini di ciò che è essenziale per l’infanzia: avere abbastanza da mangiare, una casa, acqua sicura e andare a scuola».

Tornano le piogge ma c’è il pericolo delle inondazioni
Oltre all’allarme per la malnutrizione dei bambini dell’Unicef, c’è un altro problema in Africa. Le piogge sono ritornate sul continente africano e hanno portato un po’ di sollievo, ma hanno anche provocato inondazioni, perché il terreno arido non è in grado di assorbire grandi quantità d’acqua, provocando sfollamenti, un aumento del rischio di malattie, la perdita di bestiame e danni ai raccolti. In Somalia, le piogge hanno provocato inondazioni che hanno spazzato via case, terreni agricoli e strade, oltre a disperdere il bestiame e a provocare la chiusura temporanea di scuole e strutture sanitarie. «Le inondazioni hanno causato distruzioni e sfollamenti diffusi in diverse regioni dell’Etiopia e hanno aggravato la vulnerabilità delle popolazioni già fortemente colpite dalla siccità, poiché le aree più colpite dalle inondazioni e dalla siccità coincidono. Le inondazioni hanno anche aggravato i rischi sanitari, tra cui il colera. L’attuale epidemia di colera è tra le più lunghe mai registrate in Etiopia. Le piogge hanno portato anche un po’ di sollievo e speranza, ma la ripresa non avviene da un giorno all’altro. Ci vuole tempo perché i raccolti e le mandrie crescano di nuovo, perché le famiglie si riprendano da anni di difficoltà. Ecco perché il sostegno continuo è ancora fondamentale», ha dichiarato Fall.