Un milione di cittadini russi sono entrati nell’Ue dall’inizio della guerra

Redazione
27/08/2022

Un milione di cittadini russi è entrato nell’Ue dall'inizio della guerra. Soprattutto attraverso Finlandia ed Estonia. Sono persone con permesso di soggiorno, visto turistico o doppia cittadinanza. Il dato, fornito da Frontex, arriva in un momento in cui lo stop ai visti sta dividendo l’Europa.

Un milione di cittadini russi sono entrati nell’Ue dall’inizio della guerra

Dall’inizio della guerra un milione di cittadini russi sono entrati nell’Ue. Lo ha reso noto Frontex.  La maggior parte di essi, sottolinea l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, è arrivata attraverso la Finlandia e l’Estonia.

Al 22 agosto, il numero esatto di titolari di passaporto russo entrati nell’Ue dal giorno dell’invasione ammontava a 998.085. Quasi 330 mila sono entrati dalla Finlandia e oltre 280 mila dall’Estonia. In 35 mila hanno scelto come punto di accesso la frontiera con la Lettonia e in 8 mila quella con la Norvegia, all’estremo Nord. In 176 mila circa hanno fatto ingresso nell’Ue passando dalla Bielorussia e quasi 160 dall’exclave russa di Kaliningrad, che si trova tra Polonia e Lituania e ha accesso al mar Baltico. E sono quasi 8 mila i cittadini russi che sono passati dall’Ucraina. La maggior parte dei russi entrarti nell’Ue, specifica Frontex, sono persone con permesso di soggiorno o regolare visto per l’Unione Europea, oppure titolari di doppia cittadinanza che hanno cercato alternative via terra, vista la chiusura dello spazio aereo ai voli provenienti dalla Federazione Russa.

Un milione di cittadini russi sono entrati nell’Unione Europea dall'inizio della guerra. I dati forniti da Frontex.
Frontiera Finlandia-Russia, la polizia controlla un veicolo russo (ALESSANDRO RAMPAZZO/AFP via Getty Images)

Europa, fa discutere lo stop ai visti turistici per i russi 

Frontex ha comunicato la cifra, che ormai dovrebbe aver superato effettivamente il milione, proprio mentre lo stop ai visti turistici per i russi divide l’Europa. Le sanzioni hanno determinato la sospensione dei voli dalla Russia all’Europa, ma non hanno comportato una limitazione dei visti: alcuni Paesi, in particolare Estonia e Finlandia, stanno funzionando da transito dei turisti diretti in Europa. Tallinn ha deciso di vietare loro l’ingresso, mentre Helsinki ha annunciato che a partire da settembre taglierà del 90 per cento il numero di domande di visto turistico russo elaborate.

Un milione di cittadini russi sono entrati nell’Unione Europea dall'inizio della guerra. I dati forniti da Frontex.
Passaporto russo: un milione di cittadini della Federazione Russa sono entrati nell’Ue dall’inizio della guerra (SERGEI SUPINSKY/AFP via Getty Images)

In generale sono gli ex Paesi del Patto di Varsavia i più severi: Polonia, Lettonia e Lituania hanno smesso di rilasciare nuovi visti turistici ai russi e anche la Repubblica Ceca spinge per il divieto di ingresso dei turisti russi nell’Ue. In un compromesso, il governo ceco potrebbe imporre costi e tempi di elaborazione più elevati per i visti di ingresso a breve termine di russi e bielorussi. Frenano invece Francia, Paesi Bassi e gli Stati dell’Europa meridionale, tra cui l’Italia, che anche questa estate è stata tra le destinazioni preferite dai vacanzieri russi. Non è Ue ma area Schengen la Svizzera: qui l’idea di stabilire un divieto di concessione di visti ai turisti russi non è vista di buon occhio. Da parte sua, la Commissione europea ha affermato che le domande di visto per la Russia dovrebbero essere valutate individualmente.

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Frontex, il dato degli attraversamenti irregolari

Come al solito, Frontex ha inoltre fornito dati sugli attraversamenti irregolari. Sulla rotta della frontiera terrestre orientale dall’inizio del 2022 l’agenzia ha registrato 2.923 attraversamenti di questo tipo, il 32 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Ma nessun russo talmente disperato da tentare questa carta: soprattutto ucraini, iracheni e bielorussi.

Rifugiati ucraini, in tanti sono tornati indietro

Non sono usciti dal loro Paese per turismo, ma per fuggire alla guerra i quasi 8,3 milioni di ucraini arrivati nell’Unione Europea dall’inizio del conflitto (anche attraverso la Moldavia). Un numero significativo di cittadini ucraini, sottolinea Frontex, è tornato nel frattempo nel proprio Paese: quasi 5,5 milioni.