Stasera mercoledì 13 ottobre, alle 21 su Iris, andrà in onda L’ultimo samurai, cult del 2003 di Edward Zwick con Tom Cruise. La trama racconta, seppur in modo romanzato, la ribellione di Satsuma che, nel Giappone dell’Ottocento, vide degli ex samurai combattere contro l’imperatore. Si trattò dell’ultima e più violenta serie di sollevazioni armate nei confronti delle istituzioni nipponiche. Il film ha ricevuto il plauso della critica, tanto da ottenere quattro nomination agli Oscar e tre ai Golden Globe, senza riuscire però ad aggiudicarsi alcuna statuetta.
L’ultimo samurai, trama e cast del film stasera 13 ottobre 2021 su Iris
La storia ha inizio nel 1876, quando Nathan Algren, ex capitano dell’esercito americano, riceve la proposta di addestrare i soldati dell’imperatore giapponese per eliminare i samurai ribelli. Attratto dal prospetto di un arricchimento cospicuo, il veterano accetta e si reca in Giappone. Qui trova un paese allo sbando, nel pieno di una guerra intestina fra la modernità voluta dall’imperatore e la tradizione millenaria difesa dai samurai.
I generali giapponesi vogliono porre subito fine alla guerra, ma Algren consiglia loro cautela non vedendoli pronti per lo scontro. Il consiglio si rivela inutile e, in battaglia, i samurai hanno vita facile. Catturato dai ribelli, Algren scopre però che il loro obiettivo non è il secessionismo dall’impero, ma la difesa dell’onore e della cultura giapponese. L’americano allora, guarito dalle ferite, si schiera al fianco dei ribelli e ne impara usanze e costumi vivendo alla pari degli stessi samurai. Decide dunque di mettere a disposizione la sua esperienza e le sue capacità per condurre i soldati alla vittoria, contro coloro che per primi avevano chiesto il suo aiuto.
Nel cast, oltre al citato Tom Cruise, anche Ken Watanabe (che per la sua interpretazione ricevette la nomination agli Oscar), Koyuki Katō e Billy Connolly.
L’ultimo samurai, 5 curiosità sul film in onda stasera 13 ottobre su Iris
1. L’ultimo samurai, l’allenamento di Tom Cruise
Come riporta il sito americano Imdb, Tom Cruise si è sottoposto a due anni di allenamento logorante per poter vestire i panni del veterano Algren. Per nove mesi ha studiato e si è esercitato nelle tecniche di combattimento dei samurai, arrivando a guadagnare quasi 10 chilogrammi di muscoli. Oltre a esercitarsi con la spada, Cruise prese anche lezioni di lingua giapponese affinché potesse migliorare la sua performance sul set davanti alle telecamere.
2. L’ultimo samurai, la centesima colonna sonora di Hans Zimmer
Quella per L’ultimo samurai rappresentò l’allora centesima colonna sonora di Hans Zimmer. Il direttore e compositore tedesco, nella sua lunga carriera, ha vinto quattro Grammy Awards, un Oscar su 11 candidature (per Il re leone) e 2 Golden Globes su 9 nominations. Fra i suoi lavori più celebri si ricordano le soundtrack per Il gladiatore, la trilogia del Cavaliere oscuro di Christopher Nolan, Pearl Harbor, 12 anni schiavo, Interstellar, e la trilogia de I pirati dei Caraibi.
3. L’ultimo samurai, le riprese in Nuova Zelanda
Sebbene la storia si svolga interamente in Giappone, location principale delle riprese del film fu la regione di Taranaki, in Nuova Zelanda. La scelta ricadde su tale area per la sua incredibile somiglianza con la zona del Monte Fuji, oltre che per la presenza di foreste e terreni agricoli. Curiosamente, durante i mesi di riprese non piovve mai, tanto che ancora oggi gli abitanti della zona parlano di “Samurai Summer” per identificare un periodo dell’anno particolarmente secco.
4. L’ultimo samurai, gli errori storici
Come detto, l’opera di Edward Zwick trae ispirazione da alcuni fatti realmente accaduti, pur manipolandoli a piacimento per un migliore effetto scenico. In particolare, il film indica gli americani come gli stranieri maggiormente presenti in Giappone nel momento in cui sono ambientati i fatti. In realtà, vista l’epoca storica in questione, le maggiori potenze nell’area erano Olanda, Francia e Gran Bretagna.
5. L’ultimo samurai, incassi da cult
Distribuito dalla Warner Bros., L’ultimo samurai fu prodotto con un budget di 140 milioni di dollari. La pellicola ripagò però molto presto gli investimenti dell’azienda americana, tanto che totalizzò a fine programmazione un incasso pari a 456,7 milioni di dollari in tutto il mondo. Ottimo anche il successo in Italia, dove il film riuscì a sfondare il muro dei 18 milioni di euro al botteghino.