Il progetto Erasmus si ferma in Ungheria. La testata Nepsava, quotidiano ungherese ripreso dal portale italiano Open, cita diverse fonti da Bruxelles e annuncia che la Commissione europea e il Consiglio europeo dei ministri delle finanze avrebbero sancito lo stop ai finanziamenti per i programmi rivolti agli studenti. Con i progetti Erasmus, molto studenti viaggiano ogni anno da una parte all’altra dell’Europa, vivendo per mesi in altri Paesi. Non sarà più permesso alle università ungheresi di partecipare, se confermata la notizia. E a saltare sarebbero anche progetti di ricerca finanziati dall’Ue, che chiude il flusso di fondi verso l’Ungheria, dopo la diffida al governo di Viktor Orban sul tema della corruzione.

L’Ue contro Orban sulla gestione delle università
Il blocco ai fondi arriva dopo gli ennesimi attacchi dell’Unione Europea al governo di Viktor Orban. In Ungheria la maggior parte delle università statali è stata privatizzata e affidata a proprietà di fondi fiduciari. Sono in tutto 21, comprese le più grandi. Una scelta che ha permesso a Orban di affidarne la gestione ai suoi fedelissimi, limitando, secondo l’Ue, l’indipendenze e l’autonomia degli atenei. Una gestione che quindi la Commissione europea considera «opaca», relativamente ai fondi provenienti da Bruxelles, che adesso vengono fermati.

Orban ha presentato misure anticorruzione
Viktor Orban, dal canto suo, nei mesi scorsi aveva presentato a Bruxelles ben 17 misure, tra cui lo smantellamento dei conflitti di interesse con i fondi fiduciari, senza però adottarne nessuna. Le norme sono state ideate dopo che l’Ue ha congelato ben 7,5 miliardi di euro. Ora arriva una vera e propria stangata. Basti pensare che nel 2020 sono stati ben 22.622 gli studenti universitari ungheresi che hanno partecipato al programma Erasmus, sfruttando un finanziamento europeo da 40 milioni di euro. I rapporti tra Orban e l’Ue non sono sereni. Poche settimane fa, allo scoppio del Qatargate, il leader ungherese ha proposto lo scioglimento del Parlamento europeo.